31 luglio 2014

Isopensione. Estesa ai lavoratori ex-Enpals

Anche i lavoratori iscritti all’ex-Enpals potranno accedere all’isopensione

Autore: Redazione Fiscal Focus
Premessa – Pensione provvisoria a maglie larghe. Infatti, il trattamento a cui accede il lavoratore che sottoscrive un accordo di esodo con prepensionamento a carico dell'azienda (denominato “isopensione”), può essere esteso anche ai lavoratori dello spettacolo iscritti all'ex Enpals. Al riguardo si rammenta che per quest’anno le lavoratrici iscritte all'ex Enpals maturano il diritto alla pensione di vecchiaia con almeno venti anni di contributi e 63 anni 9 mesi di età mentre gli uomini, fermo restando i requisiti contributivi, con 66 anni 3 mesi.
Mentre per i pensionamenti anticipati (41 anni 6 mesi per le donne, 42 anni 6 mesi per gli uomini) la contribuzione derivante dal periodo di isopensione comporterà l'applicazione delle penalità legate all'età qualora l'accesso al pensionamento avvenga con età inferiori a 62 anni. A renderlo noto è l'INPS con la circolare 90/2014.

L’esodo - In particolare, stiamo parlando della possibilità concessa dalla Riforma Fornero (art. 4, c. da 1 a 7-ter, della L. n. 92/2012), nei casi di eccedenza di personale, di stipulare accordi tra i datori di lavoro che impieghino mediamente più di 15 dipendenti e le organizzazioni sindacali dei lavoratori maggiormente rappresentative a livello aziendale, al fine di incentivare l’esodo dei lavoratori più prossimi al trattamento di pensione. In particolare, il datore di lavoro si impegna a corrispondere all’INPS la provvista finanziaria necessaria per l’erogazione ai lavoratori di una prestazione di importo pari al trattamento di pensione che spetterebbe al momento della risoluzione del rapporto di lavoro in base alle regole vigenti e per l’accredito della contribuzione fino al raggiungimento dei requisiti minimi per il pensionamento. Nella prestazione sono inclusi anche i dirigenti risultati in esubero nell’ambito di un processo di riduzione di personale avente qualifica dirigenziale, conclusosi con un accordo firmato da un’associazione sindacale stipulante il contratto collettivo di lavoro della categoria. I predetti lavoratori devono raggiungere i requisiti minimi per il pensionamento, di vecchiaia o anticipato, nei 4 anni successivi alla data di cessazione del rapporto di lavoro. Il datore di lavoro, da parte sua, deve presentare domanda all’INPS accompagnata da una fideiussione bancaria a garanzia della solvibilità in relazione agli obblighi. L’accordo diviene efficace a seguito di validazione da parte dell’INPS, che effettua l’istruttoria in ordine alla presenza dei requisiti in capo al datore di lavoro e al lavoratore. A seguito dell’accettazione dell’accordo, il datore di lavoro è obbligato a versare mensilmente all’INPS la provvista per la prestazione e per la contribuzione figurativa correlata. In caso di mancato versamento della provvista mensile, l’INPS notifica un avviso di pagamento e, ove necessario, procede all’escussione della fideiussione.

Contributi in più gestioni - Nel caso in cui i lavoratori interessati all’esodo dovessero vantare contribuzioni accreditate nelle diverse gestioni dell'istituto quali ex Enpals, Fondo pensione lavoratori dipendenti e gestioni speciali dei lavoratori autonomi (coltivatori diretti, artigiani, commercianti), l'istruttoria dovrà essere volta a verificare l'eventuale conseguimento dei requisiti pensionistici attraverso l'unificazione dei contributi accreditati presso la gestione ex Enpals e quella dei lavoratori dipendenti dell'Inps (Fpld). In caso negativo, si dovrà verificare l'eventuale conseguimento del diritto a pensione cumulando la contribuzione della gestione speciale e del Fpld; oppure, occorrerà sommare i contributi accreditati nelle tre gestioni. Da notare che per gli iscritti ex Enpals è prevista una facoltà di totalizzazione gratuita dei contributi accreditati nel Fpld.

Fideiussione bancaria – Infine, l’INPS tiene a precisare che nel caso in cui l’esodo coinvolga lavoratori iscritti a gestioni pensionistiche diverse da quella di settore, le aziende dovranno presentare una fideiussione bancaria per ogni gestione pensionistica interessata.
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