7 settembre 2015

Jobs act. Approvati gli ultimi 4 decreti attuativi

Completata la riforma del mercato del lavoro

Autore: Redazione Fiscal Focus
Il lungo cammino dell’ormai famoso “Jobs Act”, iniziato lo scorso anno, è giunto finalmente a termine diventando operativo su tutti i fronti: da quello contrattuale a quello della rete dei servizi per l’impiego, della ricollocazione, del sistema delle ispezioni e degli ammortizzatori. Nella giornata di oggi, infatti, il Consiglio dei ministri riunitosi a Palazzo Chigi ha approvato in via definitiva gli ultimi quattro decreti legislativi attuativi del Jobs Act (L. n. 183/2014). In particolare, stiamo parlando:

1. del decreto legislativo sul riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro;
2. del decreto legislativo sulla razionalizzazione e semplificazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini ed imprese ed altre disposizioni in materia di rapporto di lavoro e pari opportunità;
3. del decreto legislativo sulla razionalizzazione e semplificazione dell’attività ispettiva in materia di lavoro e legislazione sociale;
4. del decreto legislativo sul riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive.

Le novità contenute nei suddetti decreti sono molteplici: dall’abolizione delle dimissioni in bianco, alla riscrittura dell’art 4 dello Stato dei Lavoratori (L. n. 300/1970), che regola i controlli a distanza sul luogo di lavoro, passando per il riordino degli ammortizzatori sociali in costanza del rapporto di lavoro, limitando la durata della CIG (sia ordinaria che straordinaria) a 24 mesi in un quinquennio mobile. Approvato anche il decreto attuativo sulle attività ispettive, con l’istituzione dell’ispettorato unico.

"Sono soddisfatto, abbiamo concluso la riforma del lavoro" ha detto il ministro Giuliano Poletti che ha poi aggiunto: "Abbiamo rimesso al centro il contratto a tempo indeterminato. Centinaia di migliaia di precari hanno un contratto stabile".

Stop alle dimissioni in bianco – D’ora in poi, la certificazione della richiesta di dimissioni dovrà essere fatta “su un modulo va scaricato dal sito del ministero del Lavoro”. Ad affermarlo è Giuliano Poletti, il quale ha confermato l’invalidità del foglio fatto firmare al lavoratore “in bianco”, in quanto bisogna far sottoscrivere un apposito modulo, con data e numero, preparato dal ministero del Welfare.

Controlli a distanza – Importanti novità anche sul tema forse più controverso e discusso dei quattro decreti attuativi: ossia i controlli a distanza. Sul punto, Poletti afferma di aver “modificato l’articolo 4 dello Statuto dei lavoratori per individuare una nuova disciplina nel rispetto della privacy colmando un vuoto non sugli impianti fissi ma sugli strumenti in dotazione ai lavoratori”. In sintesi, gli esiti dei controlli su strumenti e apparecchi di lavoro, come smartphone e tablet, possono dunque essere utilizzati esclusivamente se si rispettano le seguenti condizioni:

• informazione preventiva al lavoratore;
• e rispetto delle norme sulla privacy.

In tutto ciò, non servirà alcuna autorizzazione del sindacato e del Ministero come avviene per le telecamere.

Quindi, in base a queste due condizioni, le informazioni raccolte “sono utilizzabili a tutti i fini connessi al rapporto di lavoro”, quindi potenzialmente anche a fini disciplinari.

Cassa integrazione – Sul fronte degli ammortizzatori, il Ministero de Lavoro ha esordito dicendo di aver esteso la cassa integrazione a 1,4 milioni di lavoratori che non avevano la copertura perché lavoravano in imprese con meno di 15 dipendenti. "L'ammortizzatore in costanza di rapporto di lavoro - ha spiegato Poletti - durerà 24 mesi in un quinquennio mobile, periodo che sale fino a 36 se si usa la solidarietà. Sulle aliquote di applica il meccanismo bonus malus, paga di più chi più usa la cassa". Inoltre, è stata resa stabile la NASpI a 24 mesi.
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
Iscriviti alla newsletter
Fiscal Focus Today

Rimani aggiornato!

Iscriviti gratuitamente alla nostra newsletter, e ricevi quotidianamente le notizie che la redazione ha preparato per te.

Per favore, inserisci un indirizzo email valido
Per proseguire è necessario accettare la privacy policy