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Premessa – Il mese prossimo la pensione arriverà prima. Infatti, ai pensionati che riscuotono il trattamento pensionistico in contanti, in quanto non hanno ancora dato disposizioni per l’accredito della stessa su c/c bancari, postali o altri strumenti elettronici, la rata del mese di marzo sarà corrisposta dall’1 al 6 esclusivamente per tale mese. Nulla cambia invece, per coloro che già riscuotono la pensione con i nuovi strumenti di pagamento indicati dall’art 12 del D.L. 201/2011. A comunicarlo è lo stesso Istituto, al fine di concedere ai pensionati un lasso di tempo adeguato per adattarsi alla recente norma che vieta il pagamento cash di somme pari o superiori a 1.000 euro.
La manovra “salva-Italia” –Le novità sono state introdotte dall’art 12, c. 2, lett. b)della recente manovra “salva-Italia”, il quale stabilisce l’impossibilità per l’INPDAP o altro Istituto previdenziale, a partire dal 7 marzo, di riscuotere somme superiore a 1.000 euro in contanti. Pertanto il pensionato, per incassare assegni pensionistici superiori alla soglia richiamata, dovrà dotarsi di strumenti di pagamenti elettronici bancari o postali, ivi comprese le carte prepagate. Analoga sorte è riservata achi percepisce uno stipendio pubblico o un compenso per una collaborazione.
La comunicazione –Visto l’avvicinarsi del termine, l’INPDAP ha ritenuto necessario sollecitare i soggetti interessati a comunicare immediatamente alla sede di competenza le coordinate bancarie (codice Iban) necessarie per l’accredito. Qualora invece il pensionato abbia scelto di avvalersi di un c/c o di un libretto postale, la variazione delle modalità di accredito verrà direttamente comunicato da Poste Italiane S.p.a. all’INPDAP. Coloro che non comunicheranno il codice Iban, a partire dal mese di marzo, non potranno più riscuotere la pensione.
Ulteriori precisazioni –Infine,l’INPDAP invita anche ai pensionati con una pensione inferiore ai 1.000 euro a comunicare le proprie coordinate bancarie, in quanto si potrebbe avere il superamento del limite consentito per il pagamento in contanti nel caso di somme aggiuntive, competenze arretrate, tredicesima o eventuali rimborsi.