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Premessa – In arrivo dall’INPS l’esito per i primi 65.000 salvaguardati. Infatti, in questi giorni gli esodati stanno ricevendo la comunicazione che li informa circa la possibilità di poter accedere alle regole previdenziali vigenti prima della riforma Fornero (art. 24, L. n. 214/2011). Nell’avviso, inoltre, viene indicata la categoria di appartenenza del lavoratore da salvaguardare, facendo riserva di una successiva comunicazione che indicherà la decorrenza della pensione in salvaguardia, e che sarà inviata in tempo utile per la presentazione della relativa domanda. A comunicarlo è l’INPS con il messaggio n. 2526/2013.
I soggetti interessati – I destinatari delle lettere, che risultano in possesso delle condizioni previste per l’accesso al beneficio nella specifica tipologia dal D.M. 1° giugno 2011, sono:
- i lavoratori collocati in mobilità ordinaria sulla base di accordi sindacali stipulati anteriormente al 4 dicembre 2011, cessati dall’attività lavorativa entro il 4 dicembre 2011, che perfezionano i requisiti per il pensionamento, secondo le disposizioni vigenti prima del 6 dicembre 2011, entro il periodo di fruizione della mobilità;
- i lavoratori collocati in mobilità lunga per effetto di accordi collettivi stipulati entro il 4 dicembre 2011, cessati dall’attività lavorativa entro il 4 dicembre 2011;
- i titolari di prestazione straordinaria a carico dei fondi di solidarietà di settore alla data del 4 dicembre 2011;
- i lavoratori autorizzati alla prosecuzione volontaria della contribuzione antecedentemente alla data del 4 dicembre 2011, che non abbiano ripreso attività lavorativa successivamente a detta autorizzazione, in possesso di almeno un contributo volontario accreditato o accreditabile alla data del 6 dicembre 2011, che perfezionano i requisiti utili a comportare la decorrenza del trattamento pensionistico entro il 6 dicembre 2013, secondo le disposizioni vigenti prima del 6 dicembre 2011.
Un discorso a parte meritano i titolari di prestazione straordinaria a carico dei fondi di solidarietà di settore da data successiva al 4 dicembre 2011 sulla base di accordi collettivi stipulati entro il 4 dicembre 2011, per i quali l’accesso alla prestazione è stato autorizzato dall’Inps, a condizione che rimanessero a carico dei Fondi fino al compimento di 62 anni di età, ancorché maturino prima del compimento della predetta età i requisiti per l’accesso al pensionamento previsti dalla normativa vigente prima del 6 dicembre 2011. Per tali soggetti, infatti, la comunicazione sarà inviata al termine della ulteriore trattazione da parte delle procedure di monitoraggio. Mentre per coloro che sono tenuti alla presentazione delle domande alle D.T.L., la comunicazione sarà inoltrata non appena verrà completata la lavorazione dei provvedimenti di accoglimento ricevuti dalle competenti D.T.L.
Consultazione online – Le posizioni dei lavoratori interessati dalla salvaguardia saranno memorizzati nell’applicazione “Felpe”, che potrà essere consultata sia dai Patronati che dallo stesso cittadino, previo possesso del Pin.
L’esito – Le lettere inviate dall’INPS potranno contenere uno dei seguenti esiti: “da verificare” (indica che la trattazione iniziale della posizione è ancora in corso); “requisiti già maturati al 31.12.2011” (segnala che il lavoratore può accedere alla pensione indipendentemente dalla salvaguardia); “non destinatario della salvaguardia” (indica che il lavoratore non possiede i requisiti per essere ammesso alla salvaguardia; “potenziale beneficiario della salvaguardia” (indica che la posizione del lavoratore può essere ulteriormente esaminata per verificare il diritto alla pensione con i requisiti previgenti la riforma).