27 gennaio 2012

Lavoratori autonomi. Stop all’aumento contributivo

Ci pensano i fumatori a coprire il costo dei lavoratori esodati e precoci
Autore: Redazione Fiscal Focus

Premessa – Nuovo correttivo apportato in extremis al Dl “Milleproroghe 2012”, che ha ottenuto ieri il voto di fiducia alla Camera. Ebbene nell’ultima versione del D.L. 216/2011, pubblicato sulla G.U. n. 302 (meglio noto come “Milleproroghe 2012”), non ci sarà più l’ulteriore ritocco delle aliquote contributive degli autonomi per allentare la morsa sulle pensioni dell’ultima manovra Monti, bensì saranno i fumatori a pagare l’esodo con un aumento delle accise su sigarette e tabacco. Aumento che sarà quantificato su proposta dai Monopoli dello Stato al Ministero dell’Economia, garantendo maggiori introiti peralmeno 15 milioni di euro nel 2013 e per non più di 14 milioni annui dal 2014.In particolare, le modifiche hanno l’obiettivo di attenuare il disposto dell’art. 24, del D.L. 201/2011, nei commi ove si penalizzano quanti andranno in pensione anticipata prima dei 62 anni e chi ha visto allontanarsi la pensione con le nuove decorrenze, avendo accettato indennizzi economici per uscire dal mondo del lavoro anzitempo.

Il dl “Milleproroghe 2012”– Numerose sono state le modifiche introdotte dal decreto Milleproroghe, tra cui la più importante riguarda la platea dei lavoratori che potranno ancora beneficiare delle vecchie regole previdenziali. Infatti, sono esonerati dalle nuove regole introdotte dalla riforma Fornero-Monti tutti i lavoratori che cessano effettivamente l’attività lavorativa prima del 31 dicembre 2011 e non più quelli che avevano sottoscritto l’accordo prima del 6 dicembre scorso, rischiando di non poter accedere al pensionamento in tempi brevi. Altre misure accolte dal Governo riguardano le proposte del Pdl per prorogare di altri tre anni l’indennizzo per gli italiani rimpatriati dalla Libia; si tratta di 50 milioni di euro all’anno, reperiti mediante “un piccolo aggravio aggiuntivo a carico delle grandi aziende italiane che operano” nel Paese nordafricano.Dietrofront dei partiti (Lega, Pdl, Pd e Terzo Polo)anche sul condono delle multe sui manifesti abusivi da loro stessi affissi;gli stessi partiti che la scorsa settimana avevano inserito nel decreto in condono delle salate multe per le affissioni abusive delle forze politiche, hanno infatti detto sì a un emendamento del ministro Piero Giarda che cancella tale norma, che era stata scritta in modo tale da essere pure incostituzionale.

Partita aperta –Dunque l’iter del decreto, che ha ottenuto l’ok della Camera proprio ieri, dovrebbe concludersi entro martedì 31 gennaio. Tuttavia, la partita, almeno per quanto riguarda la platea degli “esodati” da salvare (i lavoratori che hanno optato per esodi incentivanti pensando di poter andare in pochi mesi in pensione), è destinata ad riaprirsi. Infatti, il Pd, Lega e Idv, chiedono con forza di tornare espressamente al testo precedente, in quanto resta irrisolto ancora il nodo degli esuberi nelle Poste, solo parzialmente coperti dall’attuale testo, e delle deroghe per il personale delle scuole.Altri punti ancora da affrontare riguardano il differimento dei pagamenti telematici della pubblica amministrazione e sugli indennizzi per le aziende in crisi, mentre sarà depositata nell’altro ramo l’emendamento “salva Brennero”, che prevede il rinvio di un anno della gara per l’assegnazione della concessione dell’A22. Molti sono, dunque, i nodi ancora da sciogliere in attesa della definitiva conversione in legge del decreto.

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