26 luglio 2012

Lavoratori stranieri. A settembre la sanatoria

Dal 15 settembre al 15 ottobre scatterà la possibilità per i datori di lavoro di regolarizzare i propri dipendenti extracomunitari irregolari
Autore: Redazione Fiscal Focus

Premessa – Dal 15 settembre p.v. i datori di lavoro che occupano irregolarmente alle proprie dipendenze lavoratori extracomunitari, "comunque presenti nel territorio nazionale" al 31 dicembre 2011, potranno dichiarare la sussistenza del rapporto di lavoro allo Sportello unico per l'immigrazione. A darne l’ok è una disposizione transitoria inserita nel decreto legislativo sulle sanzioni per chi assume immigrati irregolari approvato il 6 luglio dal Consiglio dei ministri. Grazie alla dichiarazione di emersione, imprese e famiglie non incorreranno più nel rischio di vedersi recapitare una sanzione amministrativa a causa dell’occupazione irregolare dei lavoratori extracomunitari. Occhio ai termini però. Il datore di lavoro ha solo 30 giorni di tempo per “ravvedersi”, regolarizzando la posizione dello straniero occupato singolarmente alle proprie dipendenze da almeno tre mesi. È bene specificare, inoltre, che l’intervallo di tempo durante il quale sarà possibile “regolarizzare” i propri dipendenti, non sarà caratterizzata da alcun click day, in quanto non c’è un tempo numerico massimo di ammessi.

I requisiti – Innanzitutto per poter accedere alla sanatoria i datori di lavoro, che all’entrata in vigore del decreto legislativo occupano da almeno tre mesi lavoratori stranieri irregolari, dovranno presentare la dichiarazione di emersione dal 15 settembre al 15 ottobre. I lavoratori stranieri, dal canto loro, dovranno dimostrare, attraverso “documentazione proveniente da organismi pubblici”, di essere in Italia almeno dal 31 dicembre 2011. Ciò significa che sarà dunque necessario presentare una “prova amministrativa”.

La procedura
– La procedura di regolarizzazione si svilupperà in tre fasi. La prima, a partire dal ventunesimo giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, sarà possibile “prenotare” la sanatoria pagando un contributo forfetario di 1.000 euro all’INPS (per ciascun lavoratore da regolarizzare). Soldi che non potranno essere detratti dall’imposta sul reddito. Nella seconda fase invece, che partirà dal 15 settembre, si ha un mese di tempo per presentare la domanda telematica corredata da prove certe sulla presenza del lavoratore dal 31 dicembre 2011. Terminato tale periodo. Le parti verranno convocate dallo Sportello unico per l’immigrazione per la firma del contratto e la regolarizzazione di tasse e contributi. Di conseguenza, l’immigrato otterrà automaticamente il permesso di soggiorno attestando altresì di aver versato regolarmente retribuzione, tasse e contributi per almeno sei mesi o, se superiore, per tutta la durata del rapporto di lavoro.
Gli introiti – Se tutti i datori di lavoro avvieranno la sanatoria, lo Stato incasserà circa 5 miliardi di euro, poiché secondo le ultime stime in Italia sono presenti circa 500mila stranieri.

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