28 novembre 2013

Legge di Stabilità 2014. Le novità previdenziali

Si incrementano le aliquote del prelievo per i pensionati d’oro

Autore: Redazione Fiscal Focus
Premessa – Il testo della Legge di Stabilità 2014-2016, che ha ottenuto il sì dal Senato martedì scorso, presenta importanti novità in materia di lavoro e previdenza. Infatti, si parte dal ritorno del contributo di solidarietà per i c.d. pensionati d’oro, passando per il blocco – per il 2014 – dei CCNL per gli impiegati pubblici, fino ad arrivare ai benefici IRAP riservati alle imprese che assumono personale con contratto a tempo indeterminato. Illustriamoli uno a uno.

Pensioni d’oro –
Iniziando dal contributo di solidarietà a carico dei percettori delle pensioni d’oro, si segnala un aumento – rispetto al testo del ddl precedente - delle aliquote e un abbassamento delle soglie oltre il quale scatta il prelievo. Infatti, dal 1° gennaio 2014 e per un periodo di tre anni, sugli importi delle pensioni sopra i 90mila e fino a 128mila euro il contributo di solidarietà è pari al 6%; su quelli compresi tra i 128mila euro e 193mila euro l’aliquota è del 12% e infine, per quelli eccedenti l’importo di 193mila euro la percentuale sale al 18%. Con i soldi così recuperati partirà la sperimentazione del Sia (sostegno inclusione attiva), un assegno dato ai disoccupati in cambio di un impegno al reinserimento lavorativo. I dettagli saranno varati con un decreto ministeriale.

Indicizzazione delle pensioni –
Per quanto concerne la rivalutazione delle pensioni, dal 1° gennaio 2014 ci saranno quattro diverse aliquote, che si articolano nel seguente modo:
  • rivalutazione al 100% per gli assegni pari o inferiore tre volte il minimo (fino a 1.487 euro);
  • rivalutazione al 90% sullo scaglione tra tre e quattro volte il minimo (da 1.487 euro e 1.982 euro);
  • rivalutazione al 75% per lo scaglione tra quattro e cinque volte il minimo (1.982 euro a 2.478 euro);
  • rivalutazione al 50% su quello tra cinque e sei volte il minimo (2.478 euro e 2.973 euro);
  • nessuna rivalutazione per l’assegno Inps superiore a sei volte il minimo oltre 2.973 euro).

Cuneo fiscale – Passando al cuneo fiscale, il Senato si ferma alla soglia di 35mila euro lordi, con il risultato che chi si trova nella fascia di reddito tra i 15mila e i 18mila euro potrà avere uno sgravio medio di 225 euro annui. In particolare, secondo una simulazione dell’Ufficio studi CNA – Politiche fiscali, se chi guadagna fino a 15mila euro annui con la proposta governativa originale poteva contare su una detrazione di 1.338 euro, ora con la correzione della curva approvata l’effetto sale fino a 1.570 euro. In sostanza 232 annui in più che finiscono direttamente sulla busta paga del lavoratore. Via libera anche all’emendamento che ritocca l’intervento sulle tariffe INAIL: l’Istituto potrà rivederle nel prossimo triennio, si rivalutano gli indennizzi per danno biologico e vengono aumentati i massimali di calcolo per le rendite ai superstiti (120milioni annui a beneficio dei lavoratori).

Sconti assunzioni IRAP – Con riferimento agli interventi riservati alle imprese, per ridurre il costo del lavoro è stato introdotto uno sgravio IRAP. Tale beneficio, della durata di tre anni, è rivolto alle nuove assunzioni aggiuntive di lavoratori a tempo indeterminato. La nuova deduzione Irap richiede, come già quella che era in vigore sino al 2008, che l'impresa incrementi la base occupazionale, tenendo conto anche di eventuali decrementi verificatisi in altre società del gruppo. Tuttavia, per le imprese di nuova costituzione, non rilevano gli incrementi occupazionali derivanti dallo svolgimento di attività che assorbono, anche solo in parte, attività di imprese giuridicamente preesistenti. La deduzione, che parte dal 2014, è pari al costo del personale neoassunto, ma non può superare il tetto di 15mila euro annui per dipendente e, complessivamente, l'incremento del costo del personale iscritto nelle apposite voci del conto economico. Il nuovo sconto, inoltre, spetterà d'ora in poi per l'anno di nuova assunzione e per i due successivi.

CIGD – In materia di cassa integrazione in deroga, sono stati confermati 600.000.000 di euro per il 2014, che si vanno ad aggiungere al miliardo già previsto dalla Legge Fornero (L. n. 92/2012). Quindi, sul fronte degli ammortizzatori sociali il maxiemandamento non ha aggiunto novità rispetto al testo del ddl del 15 ottobre scorso. Intanto arriva la stretta sull’utilizzo della cig in deroga prevista dal D.M. messo a punto dal MLPS e MEF che ieri ha iniziato il suo iter parlamentare. Dal 2014 il limite massimo di durata sarà di 12 mesi in un “biennio mobile”. Il limite massimo sarà di 8 mesi per il 2014 e di 6 mesi per il 2015 e per il 2016.

Pubblico impiego -
Sul fronte del pubblico impiego, al fine di recuperare numerose risorse da destinare al taglio del cuneo fiscale, il ddl ha introdotto alcuni vincoli che illustriamo di seguito. Innanzitutto occorre segnalare il blocco, fino al 31 dicembre 2014, del CCNL dei dipendenti pubblici. Il provvedimento, questa volta, verrà esteso anche alle amministrazioni dell'elenco Istat, comprese diverse società in house ed enti. Importanti novità anche sul fronte dei compensi per i lavoratori straordinari delle amministrazioni statali, compresa la Presidenza del Consiglio, le agenzie fiscali, gli enti pubblici non economici, università ed enti di ricerca. Dal 2014, infatti, tali lavoratori subiranno un taglio del 10% sul proprio compenso, che scende al 5% per i corpi di polizia, le forze armate e i vigili del fuoco. La stretta sul personale pubblico continua con la rivisitazione delle percentuale sul turn over. Tale blocco, rivolto alle amministrazioni statali, università, enti di ricerca, enti pubblici non economici, sarà così articolato: 40% per il 2015; 60% per il 2016; 80% per il 2017. Restano esclusi dal provvedimento: i corpi di polizia, le forze armate e i vigili del fuoco.
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