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Premessa – Con la firma posta dal ministro dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, Francesco Profumo, sul D.M. del 10.4.2012 è stato finalmente sbloccato il tanto atteso bando che ammette 5 mila medici alle scuole per l’a.a. 2011/2012 con assegnazione dei contratti di formazione specialistica. Fabbisogno, tuttavia, che non è in linea con quanto richiesto dalle Regioni che necessitavano di un contingente di oltre 8 mila unità. A questo punto, è facile immaginare, come previsto dall’art. 3, c. 2 del D.M. in commento, che si aggiungeranno tutti quei posti che ciascuna Regione vorrà eventualmente finanziarie, da assegnare con successivo provvedimento.
Inizio attività didattiche – Ora, gli atenei capofila potranno finalmente emanare in maniera congiunta i bandi di concorso, fissando le tre date della prima prova, che riguarderanno l’area medica, chirurgica e dei servizi, con inizio delle attività didattiche previste per il 5 luglio 2012.
I medici del SSN – Con riferimento invece, ai medici dipendenti del Ministero dellaDifesa e del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), il provvedimento stabilisce che quest’ultimi possono essere ammessi alle scuole di specializzazione nei limiti percentuali previsti dalla normativa e della capacità ricettiva delle singole scuole, dopo che siano stati ammessi i vincitori di concorso titolari di contratti statali, regionali e privati.
Il nuovo criterio - Qualora per l’anno in corso il numero delle scuole è rimasto uguale, l’anno venturo per la maggior parte di esse, eccetto quelle indispensabili per il contingente comune, non si applicherà più il criterio della regionalità, ma la loro attivazione è subordinata al possesso dei requisiti valutati nel loro complesso. A tal fine, ogni scuola dovrà dimostrare di essere in possesso di almeno tre specializzandi iscrivibili per ogni anno di corso, ma sarà anche tenuta a certificare di avere un’adeguata pianta organica di docenti ordinari con tanto di documentata produzione scientifica e competenza.