16 febbraio 2015

Pensionati esteri sotto la lente dell’INPS

I pensionati residenti all’estero dovranno inviare all’INPS il certificato dell’esistenza in vita entro il 3 giugno 2015

Autore: Redazione Fiscal Focus
L’INPS chiama all’appello tutti i pensionati residenti all’estero. Infatti, è partita la campagna di accertamento dell’esistenza in vita, relativa al 2015, per i pensionati INPS che vivono all’estero. La verifica, curata da Citi (il gruppo bancario a cui è affidato il servizio di pagamento delle prestazioni pensionistiche per residenti all’estero), riguarda circa 360 mila pensionati INPS, residenti in 135 Paesi esteri, che dovranno far pervenire all’Istituto – entro il 3 giugno 2015 – il modulo di attestazione dell’esistenza in vita.

A darne notizia è l’INPS con il messaggio n. 1116/2015.

La comunicazione
– Per informare l’utenza dell’accertamento da effettuare, i pensionati interessati riceveranno nei prossimi giorni un plico contenente una lettera di spiegazioni per la compilazione e il modulo di attestazione dell’esistenza in vita redatto in due lingue su un unico foglio. La lettera esplicativa, inoltre, riporta: le istruzioni per la compilazione del modulo di esistenza in vita; la richiesta di documentazione di supporto (fotocopia di un valido documento d’identità del pensionato con foto, oppure fotocopia della prima pagina di un suo estratto conto bancario recente, oppure fotocopia di una bolletta recente riportante il nome del pensionato); le indicazioni per contattare il Servizio Citibank di assistenza ai pensionati.
Nel caso in cui un pensionato non riceva il modulo o lo smarrisca, dovrà contattare il Servizio di assistenza di Citi che provvederà a inviare un nuovo modulo personalizzato.
Il modulo di Certificazione di esistenza in vita, correttamente compilato, firmato, datato e corredato della documentazione di supporto, dovrà essere spedito alla casella postale: “PO Box 4873, Worthing BN99 3BG, United Kingdom”.

Riscossione personale
– Qualora non tutti i pensionati siano in condizione di assolvere all’adempimento entro il termine del 3 giugno 2015, l’INPS valuterà la possibilità di localizzare agli sportelli del “Partner d’appoggio” della Banca (Western Union), per la riscossione personale da parte del beneficiario, i pagamenti delle rate di luglio e di agosto.
La riscossione personale da parte del pensionato costituirà prova dell’esistenza in vita e per le successive rate saranno ripristinate le modalità di pagamento ordinarie. Al riguardo, è bene ricordare che la riscossione personale presso Western Union è consentita per pagamenti di importo fino a € 6.300.

Casi particolari
– In occasione della precedente verifica generalizzata dell’esistenza in vita, è emerso che i pubblici funzionari di alcuni Paesi talvolta si rifiutano di sottoscrivere il modulo di Citi. In tal contesto, Citi accetterà, nei casi in cui il pensionato non possa produrre l’attestazione standard per i suddetti problemi, i moduli di certificazione di esistenza in vita emessi da enti pubblici locali.
È chiaro che tali certificati devono costituire valida attestazione dell’esistenza in vita ai sensi della legge del Paese di residenza del pensionato: non sono considerate sufficienti le certificazioni rilasciate per altre finalità (ad es. certificati di residenza).

Campagna Red-Est 2015 – Infine, per evitare possibili disagi per i pensionati e per i Patronati derivanti dallo sfasamento dei tempi della verifica di esistenza in vita e di quella reddituale (Redest), la D.C.S.I.T. ha reso disponibile ai Patronati la procedura per l’acquisizione dei dati reddituali in concomitanza con l’invio dei moduli da parte di Citi. In questo modo, in occasione degli accessi dei pensionati agli uffici di patronato per avere assistenza per la compilazione dell’attestazione di esistenza in vita, sarà possibile procedere anche alla compilazione e trasmissione del Redest o pianificare un successivo appuntamento per l’ordinata gestione anche di quest’adempimento.
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
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