2 dicembre 2013

Pensione integrativa. Agevolazione fiscale entro fine anno

La comunicazione al fondo pensione per dedurre i contributi sulla dichiarazione dei redditi 2013 va fatta entro il 31.12.2013

Autore: Redazione Fiscal Focus
Premessa – C’è tempo fino a fine anno per dedurre interamente i contributi versati a un fondo pensione. Infatti, se durante il 2012 non sono stati dedotti i contributi sulla pensione integrativa in sede di Unico o modello 730, è possibile porvi rimedio entro il prossimo 31 dicembre scontando le tasse da pagare sulla futura pensione di scorta. A tal fine, è necessario comunicare, entro il suddetto termine, l'importo dei contributi non dedotti.

Pensione integrativa – La pensione integrativa altro non è che una rendita versata periodicamente dal fondo pensione a favore dell'iscritto quale controprestazione del versamento (da parte dell'iscritto a favore del fondo pensione) dei contributi durante la vita lavorativa. La prestazione erogata prevede l’applicazione di due tipologie di tasse: una relativa alla quota dei rendimenti e l'altra relativa alla quota capitale. La prima, in particolare, rappresenta ciò che il fondo pensione è riuscito a far guadagnare all'iscritto. Tali rendimenti pagano le tasse nella misura dell'11% in via definitiva, a titolo d'imposta sostitutiva IRPEF e rappresenta una delle caratteristiche della previdenza integrativa, cioè la previsione di un regime fiscale agevolato, sia per i contributi versati sia per le prestazioni erogate.

L’agevolazione fiscale – Con le vecchie regole, valevoli fino al 31 dicembre 2006, i contribuenti potevano dedurre dal reddito complessivo fino a un limite da individuarsi nel valore minore tra i seguenti importi: il 12% del reddito complessivo ed euro 5.164,57 (10 milioni di vecchie lire). Dal 1° gennaio 2007, invece, è stato eliminato il doppio vincolo per la deduzione massima (eliminando il tetto del 12% del reddito), cosicché i contributi sono deducibili dal reddito complessivo per un importo non superiore a euro 5.164,57. La differenza rispetto alla vecchia disciplina è sostanziale. Infatti, se prima i titolati di reddito inferiore a 43.038 euro rappresentava il limite di reddito fino al quale i contributi potevano essere dedotti sempre in una misura inferiore a euro 5.164,57 (rappresentata dal 12% del reddito complessivo), ora, anche chi consegue redditi inferiori a 43.038,00 euro (per esempio un reddito pari a 25 mila euro) ha la possibilità di dedurre i contributi fino a 5.164,57 euro.

La comunicazione – La comunicazione dei contributi non dedotti va fatta al fondo pensione entro il 31 dicembre dell'anno successivo a quello durante il quale sono stati fatti i versamenti. In particolare, essa contiene l'importo di contributi non dedotti dalla dichiarazione dei redditi, quindi da escludere dalla tassazione.
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