8 settembre 2011

Pensioni rosa: l’adeguamento scatterà dal prossimo 2014

Assegno di vecchiaia oltre i 65 anni alle dipendenti private solo dal 2026

Autore: Redazione Fiscal Focus

Premessa - Si riduce sempre di più il diritto delle donne a una pensione anticipata di vecchiaia. In particolare, viene anticipato di ulteriori due anni l’adeguamento delle pensioni di vecchiaia delle donne nel settore privato.
Anticipo di due anni - La modifica introdotta prevede che l’adeguamento progressivo della pensione di vecchiaia delle donne a 65 anni scatti nel privato a partire dal 2014 fino al 2026. Con la manovra di luglio l’allineamento partiva dal 2020 (fino al 2032) e nella manovra bis di agosto si era già deciso di spostarlo al 2016 (fino al 2028).

La pensione di vecchiaia - In particolare l’aumento della pensione di vecchiaia da 60 a 65 anni dal 2014 al 2026 sarà così suddiviso:
- il primo anno è previsto un aumento di un mese,
- il secondo anno due mesi;
- il terzo anno tre mesi;
- il quarto anno di quattro mesi;
- il quinto anno cinque mesi;
- il sesto sei mesi e dal sesto anno in poi fino al penultimo sei mesi ogni anno.
Nell’ultimo anno saranno aggiunti ulteriori 3 mesi.

I nuovi scalini rosa - La misura prevede incrementi per piccoli scalini del requisito di età mantenendo tutta la disparità di trattamento rispetto alle lavoratrici del settore pubblico, per le quali l'età minima è cresciuta da 60 a 61 anni nel 2011, e crescerà da 61 a 65 il 1° gennaio prossimo.

In altre parole, quello che nel privato avverrà tra 15 anni, nel pubblico scatterà tra soli quattro mesi. Ai nuovi requisiti anagrafici dovranno essere aggiunti i mesi in più determinati dal meccanismo di adeguamento automatico dell'età pensionabile alla speranza di vita.

Finestra mobile - E si dovrà tenere poi conto della finestra mobile, il meccanismo introdotto dalla legge 122 del 2010 secondo il quale la pensione può essere effettivamente goduta dopo che sono passati 12 mesi (18 per gli autonomi e i parasubordinati) dalla maturazione dei requisiti.
Dunque pensione di vecchiaia all'età di 65 anni per tutti dal 2026. Solo sulla carta. Perché va tenuto presente il ruolo svolto dalla speranza di vita, i cui effetti cominceranno a farsi sentire dal 2013.

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