30 novembre 2012

Perequazione 2012. Pensioni in aumento

Da gennaio 2013 le pensioni inferiori a € 1.443 subiranno un aumento del 3%
Autore: Redazione Fiscal Focus

Premessa - Pensioni più pesanti dal 2013. Infatti, a causa della c.d. perequazione automatica, le pensioni dal prossimo anno cresceranno del 3%. La novità arriva a seguito della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del Decreto Interministeriale (M.L.P.S. e M.E.F.) del 26 novembre 2012, recante la “perequazione automatica delle pensioni per l’anno 2012 e valore definitivo per l’anno 2011”. In particolare, il Decreto menzionato ha determinato: la percentuale di variazione per il calcolo della perequazione delle pensioni per l’anno 2011 in misura pari a +2,7% dall’1 gennaio 2012; la percentuale di variazione per il calcolo della perequazione delle pensioni per l’anno 2012 in misura pari a +3% dall’1 gennaio 2013, salvo conguaglio da effettuarsi in sede di perequazione per l’anno successivo.

Le pensioni escluse
– Non subiranno il suddetto aumento i titolari di pensioni superiori a € 1.443 (3 volte il trattamento minimo INPS), a causa del congelamento previsto dalla manovra Salva-Italia (L. n. 214/2011). Inoltre, se una persona percepisce più di un assegno di pensione, tale soglia va considerata non per ciascun assegno, ma per il totale.

La rivalutazione – Al riguardo, va precisato che per il biennio 2012-2013, per motivi di risanamento della finanza pubblica, la percentuale di aumento per variazione del costo della vita si applica: per intero (100%) sull’importo di pensione non eccedente il triplo del minimo del F.P.L.D.; al 90% per gli importi compresi tra il triplo e il quintuplo del minimo; al 75% per gli importi eccedenti il quintuplo del minimo.

Mini credito – Al riguardo, non bisogna dimenticare che i pensionati vantano un mini credito nei confronti degli Enti di previdenza. Infatti, all’inizio del 2012 la perequazione automatica è risultata pari a 2,6%, sulla base dei dati d'inflazione al settembre 2011, mentre l'indice effettivo registrato dall'ISTAT a fine anno si è poi attestato al 2,7%. Pertanto, i pensionati vantano un credito dello 0,1%, che sarà onorato in occasione del pagamento della prima rata del 2013. Mentre l'indice definitivo dell'inflazione 2012 si potrà naturalmente conoscere solo a fine dicembre.

Le conseguenze
– Alla luce dell’aumento pensionistico del 3%, ne consegue che il trattamento minimo INPS passa da € 481 a € 495,43 al mese. Inoltre, con l'aggiornamento ISTAT, sale anche: l'assegno sociale; la rendita assistenziale corrisposta agli ultra 65enni privi di altri redditi, che passa da € 429,41 a € 442,29 al mese; la pensione sociale, ancora prevista per i titolari della stessa al 31 dicembre 1995, raggiunge € 364,50 al mese.

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