Premessa – D’ora in poi ottenere il permesso di soggiorno risulta più semplice. Infatti è stata recepita la direttiva europea 2011/98 che introduce la procedura unica di domanda per il rilascio di un permesso unico che consente ai cittadini di Paesi terzi di soggiornare e lavorare nel territorio di uno Stato membro e a un insieme comune di diritti per i lavoratori di Paesi terzi che soggiornano regolarmente in uno Stato membro. La novità è stata adottata nel consiglio dei ministri di venerdì scorso, su proposta del Ministro dell’Interno, Angelino Alfano, e del Ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Giuliano Poletti.
Procedura unica – La direttiva, in pratica, impone ai diversi Paesi facenti parte dell’Unione di esaminare con un’unica procedura le domande di autorizzazione a cittadini stranieri a soggiornare e lavorare nel territorio dello Stato membro. Al termine di tale esame, e in caso di esito positivo, si procederà al rilascio di un'unica autorizzazione al soggiorno e all’esercizio del lavoro subordinato. La novità, in particolare, riguarda l'inserimento nel testo unico dell'immigrazione di cui al D.Lgs. n. 286/1998, di introdurre l'obbligo di inserire all'atto del rilascio del permesso di soggiorno per motivi diversi dal lavoro subordinato, l'informazione che lo stesso consente lo svolgimento di tale attività. Tutto ciò è rivolto alla parità di trattamento tra lavoratori stranieri e lavoratori di cittadinanza italiana in tutti i settori connessi all'occupazione (condizioni di lavoro, istruzione e formazione professionale, sicurezza sociale, etc.) e mira da un lato a riconoscere che i cittadini stranieri contribuiscono, con il loro lavoro e i loro versamenti d'imposta, all'economia dell'Unione, dall'altro a ridurre il rischio di concorrenza sleale connesso all’eventuale sfruttamento dei cittadini stranieri. Secondo quanto evidenziato dal Governo, nell’immediato, il recepimento della direttiva porterà a una semplificazione procedimentale, nel medio periodo invece garantirà un complesso di diritti dei lavoratori stranieri che soggiornano in uno Stato membro analoghi a quelli dei lavoratori nazionali in tutti gli ambiti che abbiano a che fare con l’occupazione, riducendo il rischio di concorrenza sleale.
Rilascio del nulla osta – Altra novità importante riguarda il termine stabilito per il rilascio del nulla osta di ingresso per lavoro da parte dello sporto unico presso l'Ufficio Territoriale e del Governo, il quale è stato prolungato da 40 a 60 giorni. Inoltre, è previsto l'avvio alla trattazione delle sole domande che rientrano nelle quote prefissate; per quelle eccedenti invece, si potrà dar luogo alla trattazione nel caso in cui ci fossero quote non utilizzato ovvero qualora provengano diverse ripartizioni dal Ministero del Lavoro.
© Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata