2 dicembre 2011

Prorogato il sostegno al reddito per gli over 10.000

Firmato il decreto che prevede il prolungamento del sostegno al reddito dei lavoratori non rientranti nel contingente delle 10.000 unità
Autore: Redazione Fiscal Focus

Premessa – L’INPS, con il messaggio n. 22673 del 1° dicembre 2011, ha stabilito che sarà concesso il prolungamento dell’intervento di tutela del reddito, con esclusione della contribuzione figurativa, in favore dei lavoratori che non rientrano nel contingente delle 10.000 unità, ancorché maturino i requisiti per l'accesso al pensionamento a decorrere dal 1° gennaio 2011 e comunque entro il periodo di fruizione delle prestazioni di tutela del reddito. Pertanto, il D.Lgs. 78/2010 ha stabilito che le disposizioni in materia di decorrenza dei trattamenti pensionistici vigenti prima della entrata in vigore del decreto legge, continuano ad applicarsi, nel limite di 10.000 soggetti che maturano i requisiti per l’accesso al pensionamento a decorrere dal 1° gennaio 2011. La decisione è stata presa da parte del ministro del Lavoro, Elsa Fornero, ponendo la firma sul decreto e prorogando di conseguenza il sostegno al reddito dei lavoratori salvaguardati dalla disciplina delle finestre mobili.

I soggetti interessati – I lavoratori interessati dalla proroga sono:
- lavoratori collocati in mobilità ordinaria sulla base di accordi stipulati anteriormente al 30 aprile 2010 che maturano i requisiti per il pensionamento entro il periodo di fruizione dell'indennità di mobilità;
- ai lavoratori collocati in mobilità lunga;
- ai lavoratori che al 31 maggio 2010 risultavano titolari di prestazione straordinaria a carico dei fondi di solidarietà di settore. Nel computo dei potenziali beneficiari vanno considerati anche i lavoratori ultracinquantenni di cui all’art. 1 del D.L. 68/2006 convertito, con modificazione dalla L. n. 127/2006.

La proroga – Al riguardo, il messaggio INPS stabilisce che il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, nei limiti delle risorse disponibili del Fondo sociale per l’occupazione e formazione, possono disporre, in deroga alla normativa vigente, la concessione del prolungamento dell’intervento di tutela del reddito. Pertanto, tale prolungamento sarà concesso in favore dei lavoratori che non rientrano nel contingente delle 10.000 unità, ancorché maturino i requisiti per l’accesso al pensionamento a decorrere dal 1° gennaio 2011 e comunque entro il periodo di fruizione delle prestazioni di tutela del reddito. In particolare, il prolungamento sarà concesso per un numero di mensilità non superiore al periodo di tempo intercorrente tra la data computata con riferimento alle disposizioni in materia di decorrenza dei trattamenti pensionistici vigenti prima della data di entrata in vigore del D.L. n. 78/2010 e la data della decorrenza del trattamento pensionistico computata sulla base di quanto stabilito dal medesimo decreto legge. Si attende a breve apposito messaggio INPS contenente istruzioni operative sulle modalità di pagamento dei lavoratori beneficiari.

CGIL, CISL e UIL – Il ministro del Lavoro, dopo la firma posta sul decreto, ha riscosso un buon successo da parte dei sindacati giudicando positivo il primo atto del nuovo ministro. Infatti, secondo la CGIL la firma è “un atto di sensibilità e apprezziamo che questo sia stato di fatto il primo atto del nuovo Ministro”. “Già dalle finestre di luglio e ottobre molti lavoratori erano rimasti scoperti: problema che sarebbe esponenzialmente aumentato da gennaio. Un comportamento incomprensibile e ingiustificabile visto che la norma è finanziata”. Adesso il decreto è stato “finalmente firmato e chi già subisce il trauma dell'espulsione dal lavoro ha qualche sicurezza in più ma bisognerà fare nel futuro ancora delle cose”. Anche per la CISL "molto positiva la sollecita firma del decreto da parte del nuovo ministro del Lavoro Elsa Fornero per permettere la proroga degli ammortizzatori sociali per i lavoratori in mobilità che non rientravano nei 10.000 lavoratori a cui si applicavano per il pensionamento i vecchi requisiti prima dell'introduzione delle finestre mobili. Questo permetterà a migliaia di lavoratori che non percepivano più la indennità di mobilità e non potevano accedere alla pensione di avere il necessario sostegno al reddito per i periodi mancanti”. Infine, anche la UIL si esprime in modo molto positivo. “Si tratta di un provvedimento di equità, che permetterà a migliaia di lavoratori di continuare a percepire il trattamento, rimediando così ad una normativa che come UIL avevamo già ritenuto inadeguata rispetto al numero dei lavoratori potenzialmente interessati".

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