6 giugno 2013

Pubblicato in G.U. il “bon ton” per i dipendenti pubblici

Niente regali oltre i 150 euro e impossibilità di utilizzare auto e telefono per scopi privati. Ecco il nuovo codice comportamentale per i dipendenti P.A.
Autore: Redazione Fiscal Focus

Premessa - È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 129 del 4 giugno 2013 il D.P.R. n. 62 del 16.04.2013 recante il Codice di comportamento dei dipendenti della P.A., che definisce i doveri minimi di diligenza, lealtà, imparzialità e buona condotta che i pubblici dipendenti sono tenuti a osservare. Il Codice, composto da ben 17 articoli, detta i principi generali, nonché le norme relative, ad esempio: a regali, compensi e altre utilità, al comportamento in servizio e ai rapporti con il pubblico, al rapporto intrattenuto con i dirigenti, ai contratti e alle sanzioni previste per il caso di mancato rispetto del codice. Le nuove norme entrano in vigore il prossimo 19 giugno. Vediamoli nel dettaglio.

Ambito di applicazione – La prima novità importante è che gli obblighi previsti dal codice non si ferma ai soli lavoratori subordinati delle pubbliche amministrazioni, ma si estende anche a tutti i collaboratori o consulenti, con qualsiasi tipologia di contratto o incarico e a qualsiasi titolo, ai titolari di organi e di incarichi negli uffici di diretta collaborazione delle autorità politiche, nonché nei confronti dei collaboratori a qualsiasi titolo di imprese fornitrici di beni o servizi e che realizzano opere in favore dell'amministrazione.

Principi generali – Tra principi generali, indicati nell’art. 3 del codice, i dipendenti pubblici sono richiamati alla: correttezza, integrità, buona fede, proporzionalità, obiettività, trasparenza, equità e ragionevolezza, astenendosi in caso di conflitto di interessi. Inoltre, il dipendente non può usare le informazioni di cui dispone per ragioni di ufficio e deve esercitare i propri compiti orientando l'azione amministrativa alla massima economicità, efficienza ed efficacia.

Regali, compensi e altre utilità – Importante divieto arriva anche sul fronte dei regali o altre utilità per i dipendenti stessi o per altri. In particolare, questi ultimi non possono superare orientativamente i 100 euro, ma i piani di prevenzione della corruzione possono modificare detto limite sia per ridurlo sia per portarlo a un limite non superiore a 150 euro.

Stop ai conflitti d’interesse - Al fine di arginare i conflitti d’interesse, è stato espressamente vietato ai dipendenti di accettare incarichi di collaborazione da soggetti privati che abbiano, o abbiano avuto nel biennio precedente, un interesse economico significativo in decisioni o attività inerenti all'ufficio di appartenenza.
Violazione del codice – Non conviene al dipendente violare le norme contenute nel codice. Infatti, la reiterata o grave violazione - debitamente accertata - delle regole contenute nel codice, non consente di godere di qualsiasi forma di premialità comunque denominata, a favore del dipendente. Si tratta di una novità importante perché è la prima volta che viene introdotto nell'ordinamento giuridico un collegamento diretto tra l'esclusione dalla produttività e i comportamenti.

Dirigenti – Importanti novità anche per i dirigenti. Anche qui per la prima volta è stato introdotto l’obbligo per questi ultimi di dichiarare il possesso di partecipazioni azionarie o, comunque, di interessi anche del coniuge, in società o soggetti che abbiano frequenti relazioni con gli uffici da loro diretti.

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