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Premessa – Stop ai CCNL dei dipendenti pubblici fino al 31 dicembre 2014. Infatti, il blocco dei contratti nel pubblico impiego relativo al triennio 2010-2012 viene ora esteso fino al suddetto termine. La novità arriva direttamente dalla Legge di Stabilità 2014-2016, approvata dal Cdm martedì scorso in tarda serata, riprendendo così il D.P.R. (attuativo della Legge 111/2011) della scorsa estate rimasto inattuato. Il provvedimento, questa volta, verrà esteso anche alle amministrazioni dell'elenco Istat, comprese diverse società in house e enti. Poche ma significative novità anche sul fronte previdenziale; al riguardo, infatti, occorre segnalare: il blocco dell’indicizzazione delle pensioni per i trattamenti previdenziali superiori a 6 volte il minimo; il ritorno del contributo di solidarietà sulle pensioni d’oro; l’introduzione di un tetto reddituale per usufruire della pensioni di accompagnamento e il rifinanziamento della CIGD.
Pubblico impiego – Oltre al blocco della contrattazione collettiva degli statali, occorre segnalare l’introduzione di una nuova stretta sul blocco del turn over. Infatti, il testo del ddl Stabilità 2014-2016 ha previsto che per le amministrazioni statali (ad eccezione dei corpi di polizia, forze armate e Vigili del fuoco), università, enti di ricerca, enti pubblici non economici, il suddetto blocco sarà al 40% per il 2015, al 60% per il 2016, all'80% per il 2017. Quindi, dal 2018 ogni 100 uscite di dipendenti pubblici potranno essere compensate da 100 assunzioni. In precedenza, invece, le percentuali erano così determinate: 20% per il 2013 e il 2014, al 50% nel 2015, mentre scompariva nel 2016. Allo scopo di tagliare la spesa del personale pubblico, il testo del ddl di Stabilità non si ferma al blocco della contrattazione collettiva, cosa che potrebbe far scattare la salvaguardia dell'indennità di vacanza contrattuale per il caso di ritardi nella tornata contrattuale 2015-2017. La norma congela, dunque, l'indennità di vacanza contrattuale a quella in godimento alla data del 31 dicembre 2013, che sostanzialmente è l'importo a suo tempo previsto nel 2010. Importanti novità anche sul fronte dei compensi per i lavoratori straordinari delle amministrazioni statali, compresa la Presidenza del Consiglio, le agenzie fiscali, gli enti pubblici non economici, università ed enti di ricerca. Dal 2014, infatti, tali lavoratori subiranno un taglio del 10% sul proprio compenso, che scende al 5% per i corpi di polizia, le forze armate ed i vigili del fuoco. Ciò porterà un risparmio alle casse dello Stato quantificabili in 67 milioni per l’anno 2014. A subire modifiche sono anche gli integrativi salariali che saranno garantiti solo per il personale presente negli uffici. Infine, gli interventi sul pubblico impiego si concludono con la riduzione del 50% gli onorari spettanti agli avvocati della Pa per il patrocinio reso per le cause favorevoli all'amministrazione; misura questa che produce 50 milioni di risparmi per lo Stato.
Indicizzazione delle pensioni – Quanto all’indicizzazione delle pensioni, è prevista una rivalutazione delle pensioni in base a quattro scaglioni anziché i vecchi tre. Pertanto, la ripartenza dal prossimo anno sarà così articolata: 100% per gli assegni pari o inferiore tre volte il minimo (circa 1.500 euro lordi), 90% sullo scaglione tra tre e quattro volte il minimo, 75% per lo scaglione tra quattro e cinque volte il minimo,, 50% su quello tra cinque e sei volte il minimo. Mentre non ci sarà nessuna rivalutazione sulla parte di assegno superiore a sei volte il minimo (3.000 euro lordi).
Pensioni d’oro - Sul fronte delle pensioni d’oro (quelli che superano i 100mila euro), occorre segnalare il ritorno - a decorrere dal 1° gennaio 2014 e per un periodo di tre anni - del contributo di solidarietà dopo la bocciatura della Corte costituzionale a quello previsto con il D.L. 98/2011. Il nuovo contributo di solidarietà sarà, come quello già bocciato, progressivo e avrà specifiche misure a seconda dell’importo complessivo del trattamento previdenziale percepito dai cosiddetti pensionati d’oro. In particolare sarà detratto il 5% della parte eccedente ai 100mila euro e fino a 150 mila euro. Per le pensioni oltre i 150 mila la parte che riguarderà il contributo sarà il 10% dell’eccedente e per quelle oltre i 200 mila euro il 15%.
Pensione di accompagnamento – Sempre in tema di pensioni, la Legge di Stabilità 2014-2016 ha previsto – dal 2014 – una soglia di reddito sull’assegno di accompagnamento. Infatti, gli over65 non dovranno avere un reddito IRPEF superiore a 60 mila euro annui, che sale a 80mila euro cumulati se coniugati. Per chi si trova, invece, al di sotto delle suddette soglie l’indennità è corrisposta in misura tale che, considerando l’importo della stessa, “non comporti un reddito complessivo superiore ai predetti limiti”.
CIG– Infine, in materia di cassa integrazione in deroga, sono stati dedicati 600 milioni di euro per il 2014. L'autorizzazione di spesa, come precisato dal testo ''è incrementata, per l'anno 2014, di 600 milioni di euro per essere destinata al rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga''.