15 maggio 2013

Quanto costa anticipare l’uscita dal lavoro?

È allo studio un meccanismo che permette ai lavoratori di anticipare l’uscita dal lavoro, attraverso degli incentivi all’esodo
Autore: Redazione Fiscal Focus

Premessa – Alla luce dell’attuale sistema previdenziale - da ultimo modificato dalla manovra “Salva-Italia” (L. n. 214/2011) – che ha innalzato l’età anagrafica per accedere alla pensione, l’attuale Governo Letta sta cercando di trovare delle soluzioni per ovviare a tale problema. A conferma di ciò, è possibile richiamare il recente accordo tra Gruppo Enel e le organizzazioni sindacali sull’art. 4, c. 1-7 della L. n. 92/2012 (Riforma Fornero), che ha introdotto un meccanismo immediatamente disponibile. Tuttavia, alcune situazioni vanno ancora valutate, specie sotto il profilo contabile.

Riforma Fornero – In pratica, la suddetta norma contiene un meccanismo che consente ai dipendente di uscire anzitempo dal lavoro, qualora l’azienda si trovi in stato di eccedenza di personale ovvero esistono accordi tra datori di lavoro e le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative a livello nazionale. A tal fine, il datore di lavoro dovrà impegnarsi a corrispondere ai propri dipendenti una prestazione d'importo pari al trattamento di pensione che spetterebbe in base alle regole vigenti, e a corrispondere all'INPS la contribuzione fino al raggiungimento dei requisiti minimi per il pensionamento. In particolare, i lavoratori che possono usufruire di tale meccanismo sono solo quelli che si trovano a meno di quattro anni dal pensionamento di vecchiaia o anticipato.

Il meccanismo – Per rendere operativo tale meccanismo, il datore di lavoro deve presentare apposita domanda all'INPS assieme a una fidejussione bancaria a garanzia di solvibilità degli impegni assunti. L'INPS valida l'accordo dopo aver verificato i requisiti in capo ai lavoratori e al datore di lavoro. Il programma, quindi, diventa operativo attraverso il versamento da parte del datore di lavoro all'INPS della provvista per la prestazione maturata dal lavoratore, nonché della somma corrispondente alla contribuzione figurativa per il raggiungimento dei requisiti minimi.

Aspetto contabile – Sul piano contabile, un tale meccanismo comporterebbe il riconoscimento di tutto il valore attuale delle prestazioni che saranno erogate (anche in futuro) ai potenziali beneficiari. L'impatto può risultare quindi, in alcune situazioni, decisamente oneroso, in quanto si tratta di conteggiare quattro anni di oneri in un solo esercizio.

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