Premessa – Più tempo per aggiornare il RID bancario per pagare i contributi da riscatto, ricongiunzione e rendita vitalizia. Infatti, l’Istituto previdenziale ha fissato al 31 luglio 2014 il termine ultimo per poter pagare – anche se il contribuente non si è aggiornato alla nuova clausola a importo fisso predeterminato - tutte le rate omesse per i mesi che vanno da “dicembre 2013 a maggio 2014”. A renderlo noto è l’INPS con il messaggio n. 4786 di ieri.
Pagamento via RID – Il RID è un servizio di autorizzazione permanente di addebito diretto su conto corrente bancario. Per usufruire di tale servizio è necessario che gli interessati presentino il modello RID presso l’Agenzia della propria banca dove è radicato il conto corrente e attendano l’accoglimento della richiesta di addebito.
Clausola a importo fisso – In un precedente intervento (messaggio n. 18529/2013) l’Istituto previdenziale precisava che non era più possibile pagare i contributi da riscatto, ricongiunzione e rendita vitalizia mediante il servizio RID se non veniva sottoscritta la clausola dell’importo fisso predeterminato, ossia la condizione di rinuncia al diritto di rimborso dell’addebito entro le otto settimane (D.Lgs. 11/2010). Infatti, dallo scorso mese di dicembre, l’INPS non accettava più pagamenti se non veniva sottoscritta tale opzione.
La novità – Ora, in conseguenza della complessità dell’operazione e dei tempi ristretti con i quali è stata realizzata, l’INPS consente comunque agli assicurati ai quali sia stata disattivata d’ufficio la delega RID a dicembre 2013 di poter provvedere al pagamento di tutte le rate non pagate per i mesi che vanno da “dicembre 2013 a maggio 2014”, entro e non oltre il 31 luglio 2014 (le rate versate in ritardo nel suddetto intervallo temporale saranno invece considerate come tempestivamente e regolarmente versate). A breve, quindi, alle strutture territoriali dell’INPS sarà consegnato un elenco contenente i nominativi dei soggetti interessati affinché siano contattati e informati della possibilità di effettuare i pagamenti mancanti entro il suddetto termine.
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