3 maggio 2012

Riforma del lavoro. Maggiori oneri per le imprese

L’entrata in vigore del D.D.L. causerà un maggior prelievo fiscale per effetto della riduzione di alcuni oneri deducibili
Autore: Redazione Fiscal Focus

Premessa –Da un paio di mesi a questa parte non si fa altro che parlare della riforma del Welfareedell’impatto che avrà sul mercato del lavoro. Poco si è parlato, invece, della fonte da cui il Governo intende prendere le risorse economiche per garantire la sua entrata in vigore. Infatti, l’art. 71 del D.D.L., che individua appunto le fonti per la copertura finanziaria, precisa che saranno apportate una serie di modifiche al T.U.I.R. al fine di ricavare maggiori introiti.

La copertura finanziaria - In particolare, le fonti di finanziamento che garantiranno l’entrata in vigore della riforma saranno: la contribuzione a carico dei datori di lavoro; in alcuni casi, la contribuzione a carico dei lavoratori; i costi a carico delle imprese mediante riduzione della deducibilità;i risparmi di spesa, da attuarsi attraverso la riduzione di spese di funzionamento degli enti INPS, INAIL e Amministrazione autonoma dei monopoli; la riduzione delle dotazioni finanziarie del programma di spesa “regolazioni contabili, restituzioni e rimborsi di imposta” nell’ambito della Missione “Politiche economico finanziarie e di bilancio” dello stato di previsione del M.E.F.

Deducibilità ridotta –Come precisato in premessa, tutto ciò comporterà un aumento della pressione fiscale per le imprese, professionisti e cittadini, dovuto da una notevole riduzione della deducibilità di alcuni costi sostenuti. Ma di quali costi stiamo parlando? Di quanto si riduce la deducibilità? Dunque, l’art. 71 del D.D.L. propone la deducibilità:
- per l’intero ammontare: degli aeromobili da turismo, delle navi e imbarcazioni da diporto, delle autovetture ed autocaravan,di cui alle lettere a) e m) del comma 1,dell’art. 54, del D.Lgs. n. 28530 aprile1992, dei ciclomotori e motocicli destinatia essere utilizzati esclusivamente come beni strumentalinell’attività propria dell’impresa;
- ai veicoli adibiti a uso pubblico:nella misura del 40% (il D.D.L. propone la riduzionedella citata aliquota di deducibilità al 27,5%) relativamente alle autovetture e autocaravan, ai ciclomotori e motocicliil cui utilizzo è diverso da quello indicato alnumero 1 della precedente lettera a). Tale percentualeè elevata all’80%(aliquota non toccata dalD.D.L.) per i veicoli utilizzati dai soggetti esercenti attività di agenzia o di rappresentanza di commercio. Nel caso diesercizio di arti e professioni in formaindividuale, la deducibilità è ammessa,nella misura del 40% (il D.D.L.propone la riduzione della citata aliquotadi deducibilità al 27,5%), limitatamentea un solo veicolo; se l’attivitàè svolta invece da società semplici e da associazioni,la deducibilità è consentita soltanto per unveicolo per ogni socio o associato.
Al riguardo, il D.D.L. precisa che detta riduzione di deducibilità dovrebbe decorrere dall’anno 2013.

Costi esclusi –Tuttavia, la riduzione della deducibilità su illustrata non terrà conto:
- della parte del costo di acquisizione che eccede 18.075,99 euro per le autovetture e gli autocaravan,4.131,66 euro per i motocicli, 2.065,83 euro per i ciclomotori;
- dell’ammontare dei canoni proporzionalmentecorrispondente al costo di detti veicoli cheeccede i limiti indicati, se i beni medesimi sono utilizzati in locazione finanziaria;
- dell’ammontare dei costidi locazione e di noleggio che eccede 3.615,20euro per le autovetture e gli autocaravan, 774,69euro per i motocicli, 413,17 euro per i ciclomotori.

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