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Premessa – Chi percepisce delle prestazioni a sostegno del reddito (disoccupazione, mobilità, ecc.) può riscuotere l’emolumento ancora in contanti per i mesi di luglio, agosto e settembre 2012 anche se di importo superiore ai 1.000 euro. In particolare, la deroga è valida soltanto nelle zone dove vi sono significative concentrazioni di pagamenti, evitando in questo modo i disagi che possono crearsi legati al rinvio della riscossione dell’emolumento in questione. La novità arriva per mezzo dell’accordo siglato fra Poste Italiane e l’INPS, dove quest’ultimo si è impegnato, per tutti i pagamenti PSR per i quali i beneficiari non hanno comunicato una domiciliazione, a inviare, a livello centrale, giornalmente a Poste italiane, insieme con il flusso di pagamento veicolato mediante Banca d’Italia, un report con la distribuzione territoriale di tutti gli importi superiori a 1.000 euro, divisa per Codice di avviamento postale, consentendo una migliore pianificazione organizzativa necessaria per far fronte agli eventuali picchi di lavoro. A comunicarlo è l’INPS con il messaggio n. 10995 del 2 luglio 2012 precisando altresì che la tracciabilità dei pagamenti resta per i pagamenti delle prestazioni a carico del Fondo di garanzia TFR.
La normativa - Come è noto, lo scorso 1° luglio è entrata in vigore la norma che vieta alle Pubbliche Amministrazioni e alle Poste Italiane di liquidare in contanti stipendi, pensioni e tutti i tipi di compensi che coinvolgono i lavoratori in via continuativa e i prestatori d’opera, nonché qualunque tipo di emolumento a chiunque destinato superiore alla soglia limite di 1.000 euro. In particolare, la novità è contenuta nell’articolo 12, della L. 214/2011 (di conversione al decreto “Salva Italia”) che ha previsto l’obbligo per tutte le pubbliche amministrazioni di utilizzare gli strumenti di pagamento elettronici resi disponibili dal sistema bancario o postale. Ricordiamo a tal proposito che le disposizioni inizialmente sarebbero dovute entrare in vigore lo scorso 7 marzo, ma la proroga al 1° luglio è arrivata dal decreto sulle semplificazioni fiscali D.L. 16/2012.
La deroga – Nei giorni scorsi, dunque, è arrivato un importante messaggio in cui vengono descritte le nuove modalità di pagamento delle prestazioni a sostegno del reddito, per i mesi di luglio, agosto e settembre 2012. Nel dettaglio, viene precisato che:
- se il beneficiario della prestazione è già titolare di conto corrente postale o di libretto postale nominativo ordinario o INPS Card, potrà richiedere, direttamente allo sportello, il contestuale versamento dell’intero importo spettante sul rapporto di conto in essere;
- in assenza dei suddetti strumenti elettronici, l’addetto allo sportello postale proporrà l’apertura di un libretto postale nominativo ordinario e l’accreditamento sul medesimo della somma spettante.
Qualora il beneficiario accetti la proposta si procederà immediatamente al pagamento dell’importo in questione; in caso contrario, non sarà possibile ottenere immediatamente il pagamento. In tal caso, l’interessato dovrà recarsi presso la Sede INPS territorialmente competente per comunicare le coordinate IBAN del rapporto di conto prescelto sul quale le somme riaccreditate devono essere riemesse in pagamento.
Le zone ad alto tasso di pagamenti – Un discorso a parte meritano invece, quelle zone in cui si concentra un alto flusso di pagamenti, poiché potrebbe accadere che i tempi di gestione dell’utenza diano origine a un ritardo nel pagamento dell’assegno in questione. Per questi motivi, l’Ufficio postale provvederà ad assicurare, comunque, il pagamento allo sportello con le consuete modalità, rinviando a un secondo momento il completamento della formalizzazione delle operazioni di domiciliazione.
TFR e crediti diversi – Nulla cambia invece per l’eventuale pagamento del TFR Fondo di garanzia e i crediti diversi. Per quest’ultimi l’accredito funziona sempre allo stesso modo, sostituendo solo la modalità di pagamento che passa da contante o assegno circolare a c/c o libretto. Tuttavia, si tratta di una soluzione temporanea in attesa che vengano stabilite nuove regole con le banche.