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Premessa - Lo scorso 15 luglio è stato definitivamente approvato il testo della Manovra correttiva 2011, con gli emendamenti presentati alle Camere. In tema di pensioni, si è intervenuti sul meccanismo di adeguamento al costo della vita, introducendo un contributo di solidarietà per le cosiddette pensioni d’oro.
Attesa più lunga - Un mese in più di attesa per chi matura i requisiti per la pensione di anzianità a partire dal prossimo anno, e fino al 2014, con 40 anni di contributi. E poi tre mesi di innalzamento del requisito anagrafico a partire dal 2013, in seguito all'allungamento delle speranze di vita. Ancora un cambio di regole, dunque, e con la manovra di riallineamento dei conti arrivano anche novità per scoraggiare i matrimoni "d'interesse" tra anziani e badanti.
Pensioni d’anzianità - Il primo ritocco, dunque, riguarda le pensioni di anzianità. Per chi maturerà i requisiti a partire dal 2012 con 40 anni di contributi e un'età anagrafica inferiore a quella prevista, ci sarà un mese in più di attesa, che si va a sommare ai 12 mesi previsti dalla manovra dello scorso anno. L'aumento di un mese scatterà di anno in anno fino al 2014, con la seguente scaletta per l'attesa:
- per i matura i requisiti nel 2012 attesa di 13 mesi per incassare l'assegno;
- per i matura i requisiti nel 2013 attesa di 14 mesi per incassare l'assegno;
- per i matura i requisiti nel 2014 attesa di 15 mesi per incassare l'assegno.
Dall'allungamento dei tempi sono esclusi 5.000 lavoratori all'anno che si trovano in mobilità. Sarà l'Inps a dettare le regole caso per caso.
L’età pensionabile - A questo rinvio di aggiungerà, poi, il ritocco dell'età pensionabile in seguito all'allungamento delle speranze di vita. In base alle disposizioni di legge dal 1° gennaio del 2013 occorrerà avere almeno 61 anno e tre mesi per maturare i requisiti la pensione di anzianità, e 65 anni e tre mesi per quella di vecchiaia. Un nuovo adeguamento è previsto dal 2016, e poi via via ogni tre anni. L'adeguamento non inciderà su chi matura i requisiti nel 2012. Per sapere quando si potrà lasciare dal 2013 in poi, quindi, occorrerà fare i conti sia con il mese in più di attesa obbligatoria, sia con l'aumento dell'età.
Pensioni di reversibilità - Per quel che riguarda invece le pensioni di reversibilità, per i trattamenti che scatteranno dal 2012 in poi si prevedono interventi ad hoc per chi si è sposato in tarda età a fronte di una notevole differenza d'età tra moglie e marito. Previsto, infatti, il taglio dell'assegno in caso di matrimonio oltre i 70 anni e differenza di età tra i coniugi superiore a 20 anni. Il taglio sarà pari al 10% in ragione di ogni anno di matrimonio mancante rispetto al numero di 10.Nessuna riduzione del trattamento, però nei casi di presenza di figli di minore età, studenti, o inabili.