2 aprile 2014

Verifiche RED. Recupero ANF 2011

A decorrere dal mese di giugno, l’INPS procederà al recupero degli ANF erogati in eccesso nei confronti dei pensionati pubblici

Autore: Redazione Fiscal Focus
Premessa – Via libera al recupero degli ANF erogati in eccesso ai pensionati pubblici. Infatti, nel caso in cui l’importo dell’assegno in esame, erogato nel periodo “1° luglio 2012 - 30 giugno 2013”, è risultato superiore a quello spettante sulla base dei c.d. “redditi influenti” acquisiti dall’Amministrazione Finanziaria, l’INPS ha disposto il recupero di quanto ottenuto in eccesso. In particolare, il recupero scatterà dal mese di giugno e avverrà in un massimo di 60 rate. A renderlo noto è l’INPS con il messaggio n. 3722 di ieri.

La verifica – Come di consueto, l’INPS ha proceduto a verificare i c.d. “redditi influenti” nei confronti dei pensionati pubblici titolari di assegno per il nucleo familiare, per rilevare eventuali somme erogate in eccesso. A seguito di tale verifica, sono stati rideterminati gli importi dell’ANF, spettanti per il periodo “1° luglio 2012 - 30 giugno 2013”, sulla base dei redditi sia da pensione che di diversa natura, relativi all’anno 2011.

Il recupero – Nel caso in cui l’attività di verifica riscontrasse delle anomalie, l’Istituto previdenziale procederà immediatamente al recupero dell’importo eccedente rispetto a quanto dovuto. A tal fine verrà spedita ai pensionati interessati una lettera nella quale saranno comunicati l’importo del debito e le relative modalità di recupero delle somme erogate e non spettanti. Il recupero verrà effettuato mediante trattenuta, nei limiti di un quinto, dell’importo complessivo della pensione, al netto delle ritenute IRPEF e con un recupero in un massimo di 60 rate. Qualora la rateizzazione massima non sia sufficiente a estinguere totalmente il debito accertato, la Sede dovrà convocare il pensionato per concordare le modalità di rifusione di quanto non recuperato con le trattenute sulle pensioni. I pensionato, dal canto suo, ha 30 giorni di tempo dalla ricezione della lettera, per recarsi presso la Sede che ha in carico la gestione della relativa pensione per presentare eventuale documentazione che ritenga utile al chiarimento della propria posizione accertata dall’Istituto. Infine, in caso di presentazione di un’autodichiarazione dei redditi riferita all’anno reddituale 2012, le Sedi potranno procedere direttamente ad aggiornare direttamente gli importi dell’assegno in pagamento.
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