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Mario Draghi è ad Algeri e ha incontrato Abdelmadjid Tebboune, Presidente della Repubblica algerina.
Una cooperazione bilaterale tra i due governi. Con l’accordo tra Eni e Sonatrach, si cerca di aumentare le esportazioni di gas verso la penisola.
Con l’invasione dell’Ucraina da parte russi, era certa che l’Italia si sarebbe mossa per cercare di svincolarsi, magari in modo esiguo, dalle dipendenze russe. L’accordo di oggi, è un chiaro esempio di rinnovamento e di strategia con un obbiettivo ben preciso, incrementare le forniture dal paese africano.
In compagnia all’ex governatore della BCE, il Ministro degli esteri Luigi Di Maio e Roberto Cingolani, Ministro della Transizione ecologica, forte dalla delegazione che ha visto anche la compagnia dell’ad. Eni, Claudio Descalzi.
L’incontro di oggi, è stato proficuo e aggiunge, che vi sarà un quarto Vertice Intergovernativo, che si terrà ad Algeri il prossimo 18-19 luglio.
Inoltre, come emerge da alcune fonti, è stata la prima tappa nel continente africano, ma nelle settimane successive, dopo Pasqua per intenderci, potrebbe essere la volta del Congo, Angola e Mozambico.
L’Italia, dunque, è pronta a lavorare con l'Algeria per incrementare e sviluppare sempre più energie rinnovabili e idrogeno verde, per creare soprattutto opportunità di sviluppo e occupazione.
E ancora, Draghi, esprime con fermezza come il suo Governo vuole difendere tutte le imprese dalle conseguenze dell’attuale conflitto e, tutti i cittadini italiani.
Infine, mercoledì 13 aprile, potrebbe riunirsi il Consiglio dei ministri, riservato prettamente al tema dell’energia, con una elevata probabilità che possano essere introdotte nuove misure per velocizzare la produzione di energia da fonti rinnovabili.