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Transizione digitale in arrivo anche nelle scuole, l’obbiettivo è portare gli istituti scolastici ad essere più efficienti e moderne
Per oltre 8 mila istituti, a partire da oggi iniziano nuovi avvisi per la transizione digitale previsti dal Pnrr.
È possibile candidarsi dall’apposita piattaforma Pa digitale 2026, attraverso cui è possibile richiedere tutti i contributi necessari per aggiornare o dotarsi di nuovi siti web e anche per la migrazione cloud.
Si tratta di un pacchetto di risorse pari a 95 milioni di euro, di cui 45mln dedicati ai siti web e 50mln migrazione sul cloud, messe a disposizione dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del consiglio dei ministri.
A tal proposito, interviene il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, il quale afferma, come attraverso questo stanziamento gli istituti pubblici possono godere contemporaneamente di un potenziamento delle segreterie, fornire una maggiore quantità di informazioni con maggiore accessibilità e trasparenza e velocizzare le comunicazioni con le famiglie.
Si tratta, continua il ministro, di una grandiosa opportunità in cui il personale scolastico, docenti dirigenti e famiglie sono parte lampante del cambiamento della scuola.
Interviene anche Vittorio Colao, ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, il quale afferma come attraverso la scuola si costruisce il futuro del paese, sottolineando come il Pnrr inoltre, è fondamentale, in quanto queste risorse potranno garantire agli istituti servizi ed informazioni sempre più efficienti, sicuri, chiari e veloci grazie al cloud e a siti web accessibili ed efficaci.
La data di scadenza per i due avvisi è il 24 giugno 2022.
Attraverso il percorso interno della Pa digitale 2026, si può creare il proprio piano di migrazione attraverso una lista di 32 servizi, ma prima, secondo i criteri dell’ACN e con la Strategia Cloud Italia, i vari istituti dovranno svolgere una classificazione dei propri dati e dei servizi.
In base alle esigenze del singolo istituto, è possibile migrare un minimo di 3 servizi fino al raggiungimento di 23 e tali migrazioni, come previste dal piano, devono essere concluse nell’arco dei 18 mesi dall’attivazione del contratto con il fornitore.
In conclusione, il Dipartimento per la trasformazione digitale insieme al Ministero dell’Istruzione stanno dando vita quindi, ad un modello che consente di ridurre costi e tempi, ma al contempo offrendo a tutto il personale scolastico, docenti, studenti ed a tutti i cittadini, un modello standard di sito web semplice e accessibile ad informazioni provenienti da fonte sicura.