Continuano a pesare su famiglie e imprese gli aumenti dei prezzi, tanto da rendere necessario, tra i primi provvedimenti del nuovo governo, un nuovo piano di sostengo per il caro bollette. L’esecutivo Draghi ha distribuito 66 miliardi nel corso di quest’anno, con ben otto decreti, lasciandone 10 al governo entrante grazie al minor deficit utilizzato nella Nadef. A questi se ne sommano altri 10 circa, dalle extra entrate tributarie, con l’Iva gonfiata dall’inflazione, e 5 miliardi dagli incassi della tassa sugli extraprofitti. 25 miliardi, dunque, a disposizione del nuovo governo a guida Meloni per un decreto, certamente in linea con gli ultimi di Draghi: continua nel segno della collaborazione questo passaggio da esecutivo uscente a entrante, con misure sovrapponibili. Sul fronte internazionale per la nuova premier la priorità è fermare la speculazione sul gas mentre dal Ministero della Transizione Ecologica arrivano segnali positivi circa il tetto al prezzo del gas: sarà a breve mandata la proposta, firmata da Italia e altri Paesi, comunica Cingolani. L’ipotesi sarebbe proprio quella di indicizzare il prezzo del gas agganciandolo a Borse più stabili del Tft olandese, rassicurando tuttavia sugli stoccaggi italiani, pronti a coprire l’inverno.
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