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Risoluzione 69/E: l’Agenzia delle Entrate detta regole uniformi per rinnovare le ipoteche ventennali, superando prassi diverse tra conservatorie. L’intervento nasce dall’aumento dei rinnovi, dovuto a mutui spesso oltre i 20 anni, e dalle incertezze su nota conforme, inserimento di eredi o nuovi creditori, aggiornamenti catastali e versamenti per ottenere copie. Viene chiarito che il rinnovo presentato entro 20 anni proroga l’iscrizione originaria senza interruzioni e senza perdita di grado; oltre il ventennio, invece, equivale a una nuova iscrizione con grado dalla data di registrazione. Nella nota vanno indicati creditore e debitore originari e, se già trascritto il trasferimento, i nuovi titolari dei beni; l’indicazione delle quote resta facoltativa. Per cessione o surrogazione del credito, l’annotazione ex art. 2843 c.c. può evitare l’inserimento del nuovo creditore, pur restando possibile. Per immobili modificati si possono indicare dati catastali attuali, preferibilmente insieme a quelli originari. Tributi e copie si pagano con F24 elide.