La Legge n. 69/2025, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 13 maggio 2025, introduce significative misure per la pubblica amministrazione. Negli enti locali, si prevede un aumento del salario accessorio fino al 48% della spesa 2023 per il personale non dirigente, con uno stanziamento di 1,8 miliardi di euro, mirato a ridurre il divario retributivo (aumento medio stimato di 3.926 euro lordi annui), subordinato all'equilibrio di bilancio. Nei concorsi pubblici locali, la validità delle graduatorie è estesa a tre anni e viene eliminato il blocco a nuovi concorsi con graduatorie valide. Gli enti dovranno comunicare gli idonei ad altre amministrazioni. Dal 2026, la mobilità volontaria sarà obbligatoria per almeno il 15% delle nuove assunzioni in enti con più di 50 dipendenti e 10 nuove assunzioni annue. Infine, il Ministero della Giustizia potrà stabilizzare 3.000 unità, inclusi i dipendenti a tempo determinato dell'Ufficio del Processo con almeno 12 mesi di servizio.
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