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Oggi scade il termine per aderire o revocare il Concordato Preventivo Biennale 2025-2026: nessuna proroga, ribadisce il viceministro Maurizio Leo. Le previsioni indicano adesioni in calo, complice una soglia di obiettivi ritenuta poco realistica. Gianluca Tartaro, presidente Adc, critica la “progressione dei redditi”, non coerente con crescita reale e Pil, e teme che nei bienni successivi si fissino livelli irraggiungibili, esponendo chi non aderisce a uno stigma. Chiarisce che il concordato non nasce per far emergere l’evasione, sebbene norme e circolari possano suggerirlo. Propone di trasformare lo strumento in regime ordinario e stabile, rivolto ai contribuenti solidi: un’adesione che dia certezza nei rapporti con l’amministrazione e preveda un premio legato ai risultati, fino a un’imposta più contenuta rispetto agli imponibili dichiarati. Così, sostiene, il patto risulta equilibrato: a chi si impegna non si chiede un onere aggiuntivo, ma si riconosce un vantaggio, rafforzando fiducia e collaborazione tra Fisco e contribuenti.