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È stato firmato un nuovo accordo multilaterale, sviluppato dall’OCSE, che introduce per la prima volta uno scambio automatico di informazioni sugli immobili detenuti all’estero e sui redditi da essi generati. L’iniziativa, sottoscritta dall’Italia insieme ad altri 23 Paesi, mira a colmare un vuoto nei meccanismi internazionali di cooperazione fiscale, finora concentrati principalmente sugli asset finanziari e sulle cripto–attività. Il nuovo IPI MCAA consentirà alle amministrazioni fiscali di accedere a dati immobiliari rilevanti, rafforzando la capacità di monitorare la conformità e contrastare frodi ed evasione. Le giurisdizioni firmatarie intendono aderire operativamente entro il 2029 o il 2030, incoraggiando una partecipazione sempre più ampia. Per i contribuenti italiani, l’Agenzia delle Entrate potrà confrontare le informazioni estere con quanto dichiarato nel quadro RW, verificando anche il corretto versamento dell’IVIE. In caso di omissioni, sono previste sanzioni fino al 25% del valore dell’immobile non dichiarato.