Nel disegno per la legge di Bilancio 2023 è previsto anche, per la prima volta in Italia, un insieme di norme per le criptovalute. Pur trattandosi di una bozza con margini non del tutto definito, e che dunque potrebbe essere oggetto di modifiche rispetto a quanto si può leggere ora nella bozza, è infatti la prima occasione in cui la materia viene normata in modo così organico, finora regolata solo da alcune linee guida fornite dall’Agenzia delle Entrate. Le plusvalenze nette superiori a 2000 euro saranno dunque tassate come quella da reddito finanziario, e cioè al 26%. Per chi ha acquistato in passato cripto sarà possibile affrancare il valore, dal prossimo anno, limitando la tassazione al 14%. Novità, poi, anche una voluntary disclosure che prevede che emergano con denuncia dei redditi cripto che non erano state denunciare in passato con un costo dello 0,5% per ogni anno di non-dichiarazione e del 3,5% in caso di capital gain.
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