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La Commissione Finanze della Camera, nel corso dell’interrogazione del 16 dicembre 2025, ha evidenziato criticità operative nel nuovo sistema di integrazione tra registratori telematici (RT) e mezzi di pagamento elettronici, in vigore dal 1° gennaio 2026. In particolare, si è discusso dell’errata indicazione del mezzo di pagamento, pur senza effetti sulla corretta liquidazione dell’imposta, e del rischio di sanzioni automatiche. La Legge di bilancio 2025 (art. 1, commi 74-77) ha introdotto l’obbligo di collegamento tra dispositivi RT e pagamenti, mentre il comma 75 ha modificato il D.Lgs. 471/1997, prevedendo una sanzione fissa di 100 euro per ciascuna trasmissione omessa, tardiva o errata – fino a 1.000 euro per trimestre – se la violazione non incide sul tributo. Il Provvedimento n. 424470/2025 dell’Agenzia delle Entrate ha definito i dettagli tecnici di memorizzazione e trasmissione. Tuttavia, in caso di errore “incolpevole” sull’indicazione del mezzo di pagamento, è possibile annullare il documento commerciale entro termini stabiliti, evitando l’irrogazione delle sanzioni fisse.