Rimani aggiornato!
Iscriviti gratuitamente alla nostra newsletter, e ricevi quotidianamente le notizie che la redazione ha preparato per te.
Con la legge di Bilancio 2020 (L. 160/2019) sono state chiarite le regole IMU sulla casa familiare quando la coppia si separa o interrompe la convivenza. Fino al 2019 l’esenzione (se l’immobile non era A/1, A/8 o A/9) riguardava espressamente la casa coniugale assegnata al coniuge, considerata attribuita come diritto di abitazione. Restava poco considerata, invece, la convivenza di fatto con figli. La giurisprudenza ha colmato il vuoto: la Corte Costituzionale (1998) ha tutelato l’interesse dei figli, e la Cassazione (2019) ha esteso il principio anche all’ex convivente assegnatario. Oggi l’art. 1, comma 741, lett. c), n. 4) L. 160/2019 equipara ad abitazione principale la casa familiare assegnata dal giudice al genitore affidatario, che diventa soggetto passivo tramite un diritto di abitazione “ai fini IMU”. L’assimilazione vale se l’immobile è residenza e dimora dell’assegnatario e dura finché permane l’assegnazione (o fino a revoca). In assenza di figli, l’assegnazione è rara.