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Le ASD/SSD possono continuare ad applicare anche dal 2026 il regime forfetario della L. 398/1991 e la decommercializzazione dei proventi ex art. 148 TUIR, ma solo se risultano iscritte esclusivamente al RASD e non anche al RUNTS: la doppia iscrizione fa perdere entrambe le agevolazioni. Per capire se convenga “promuovere” l’ASD ad APS occorre guardare alle attività svolte. Se l’unica attività di interesse generale è lo sport dilettantistico, l’iscrizione al RUNTS non è di norma conveniente, perché il RASD consente di mantenere 398/1991 e art. 148 TUIR. La scelta può avere senso quando, oltre allo sport, l’ente svolge più attività di interesse generale (art. 5 D.Lgs. 117/2017). In quel caso la forma APS può offrire vantaggi: il forfait ETS ex art. 86 usa un coefficiente del 3% (come la 398) e rende irrilevanti le plusvalenze, ma ha una soglia di accesso più bassa (85.000 euro). Inoltre, pur perdendo l’art. 148 TUIR, l’APS può beneficiare della decommercializzazione più ampia dell’art. 85 ETS.