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L’Agenzia delle Entrate, con la risposta a interpello n.182/2025, chiarisce che la rinuncia ai crediti sui dividendi deliberati da parte di soci persone fisiche non esercenti attività d’impresa non genera sopravvenienza attiva per la società ex art. 88, comma 4-bis, TUIR. Tuttavia, tali dividendi, una volta deliberati, si considerano “giuridicamente incassati” dai soci, anche se non materialmente percepiti, e devono quindi essere assoggettati a ritenuta a titolo d’imposta del 26%, ai sensi dell’art. 27, DPR 600/1973, rimanendo a carico della società quale sostituto d’imposta.
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