Dall’affrancamento, ossia dalla richiesta ai risparmiatori di anticipare le tasse sulle plusvalenze con aliquota ridotta dal 26 al 14%, il governo conta di incassare circa 436 milioni. A questi vanno poi aggiunti, nel quadro delle coperture della manovra di bilancio 2023, i risparmi, la rimodulazione dell’indicizzazione delle pensioni e il contributo speciale sugli extraprofitti, dovuto da operatori energetici. Dall’indicizzazione potrebbero infatti arrivare circa 2,2 miliardi, altri 2,6 dagli extraprofitti, su una platea di circa 7000 imprese. Non ci sono invece stime sugli incassi che produrrà la regolarizzazione delle criptovalute, mentre resta incerto anche il ricavo della rottamazione quater al 2027: le entrate potrebbero raggiungere quota 12 miliardi, oltre 2,4 già nel 2023, ipotizzando un tasso di adesione dell’1,84%, contro l’1,1% della prima edizione e l’1,3% della prima.
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