Anche i dati di agosto confermano rincari e aumento dei prezzi, anche nell’industria. Sono cresciuti infatti i costi della produzione industriale del 2,8% su base mensile, secondo le rilevazioni Istat, del 40,1% rispetto allo scorso anno. Ruolo centrale in questi aumenti ha giocato, ovviamente l’energia, che ha subito un rincaro su base annua del 159%. Le Pmi provano così a difendere i ricavi con meccanismi di indicizzazione automatici dei prezzi, parametrando il consumo di energia alla quantità di materiale trasformato. La crescita dei prezzi ha così trainato anche gli introiti delle aziende per i primi sette mesi dell’anno, in aumento del 20%, 17,5% escludendo i costi per l’energia. Tutti i settori del comparto manifatturiero sono coinvolti nel fenomeno, i più marcati riguardano coke e prodotti petroliferi raffinati, ma incrementi tendenziali elevati si riscontrano anche per i prodotti chimici o l’industria del legno.
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