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La commissione degli esperti Irpef ipotizza una cedolare secca ridotta al 15% per l’affitto degli immobili non residenziali nei Comuni con meno di 5 mila abitanti mentre per quelli negli altri centri si andrebbe verso la conferma dell’aliquota al 21%, già prevista dal 2011 per le abitazioni locate a canone libero. Nella delega per la riforma fiscale, si fa riferimento in modo generico a “immobili adibiti ad uso diverso da quello abitativo”. Stando a quanto riportato, dunque, rientrerebbero gli uffici (categoria A/10), i laboratori (C/3) e gli altri fabbricati del gruppo D tra cui gli alberghi.
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