“Condivisione” è il termine che la Commissione UE rivolge ai ventisette Stati membri dell’Unione Europea. L’intenzione, infatti, è quella di delineare uno scenario che potrebbe verificarsi da un momento all’altro: uno stop immediato della fornitura del Gas russo.
In questa circostanza, l’invito della Commissione è quello di condividere le rimanenze tra gli Stati membri, in modo da non lasciare nessuno senza rifornimenti. A tal proposito, si ricorda il Piano di risparmio energetico a cui Bruxelles sta lavorando, per il quale, si prospetta una prossima approvazione in data 18 maggio.
Tale esposizione non rimarrà un semplice “invito” ma sarà scritto nero su bianco. Difatti, la Commissione europea sta già mettendo in atto una nuova proposta legislativa al fine di obbligare tutti i partner europei al riempimento di quasi l’ottanta per cento dei loro depositi gas entro il mese di novembre, il tutto seguito da monitoraggio.
Si tratta di una “linea solidale” così da non lasciare nessun Paese privo di una risorsa così essenziale.
L’intenzione, sostanzialmente, è quella di richiedere un razionamento energetico che trovi applicazione in modo eguale tra tutti i Paesi. Ciò significa che le misure di razionalizzazione dovranno essere eque facendo in modo che non vi sia alcuna differenza tra un Paese più colpito e un altro meno colpito.
L’obiettivo finale è la totale indipendenza dalle forniture energetiche russe, nonostante il 40% del gas ad oggi da noi importato da Mosca.
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