La Commissione Finanze della Camera ha approvato nel pomeriggio del 16 luglio un emendamento al decreto fiscale che introduce importanti novità in materia di controlli fiscali. In particolare, i funzionari dell’Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza dovranno indicare in modo esplicito e motivato le ragioni che giustificano l’accesso presso le sedi aziendali o gli studi professionali. In assenza di motivazioni adeguate, l’attività ispettiva potrà essere contestata davanti al giudice tributario.
Diversa invece la situazione per l’emendamento sul ravvedimento speciale destinato a chi aderisce al Concordato Preventivo Biennale 2025-2026, che è stato accantonato insieme ad altri cinque provvedimenti. La riformulazione dell’emendamento, presentato dal presidente della Commissione Marco Osnato, è ancora in attesa del parere del MEF. L’esame degli emendamenti si concluderà il 17 luglio. Il decreto è atteso in Aula lunedì, senza la richiesta di fiducia.
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