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Il Ministero del Lavoro, con il Decreto n. 56 del 24 aprile 2025, ha rivisitato le prestazioni economiche per infortunio sul lavoro e malattia professionale nei settori industria, navigazione e lavoro domestico, a partire dal 1° gennaio 2025.
Secondo il Testo Unico (D.P.R. 1124/1965) e il D.lgs. 38/2000, la retribuzione media giornaliera è stabilita in 97,27 euro, con un minimo annuo di 20.426,70 euro e un massimo annuo di 37.935,30 euro. Per il settore marittimo, i massimali variano per qualifica: comandanti e capi macchinisti 54.626,83 euro, primi ufficiali 46.281,07 euro, altri ufficiali 42.108,18 euro. Le rendite con decorrenza ante 1° gennaio 2025 vengono rivalutate come segue: anni fino al 2023, coefficiente 1,0084; dal 2024, coefficiente 1,000. La retribuzione annua convenzionale per liquidazione delle rendite in caso di inabilità permanente o morte è stabilita a 20.426,70 euro. L’indennizzo una tantum per inabilità permanente tra il 6% e il 15% aumenta a 395 euro. L’assegno mensile per assistenza personale è fissato a 672,72 euro, mentre l’assegno funerario una tantum è di 12.342,84 euro. Gli assegni mensili per inabilità sono rivalutati in base al coefficiente 1,0084, con importi variabili da 377,46 euro a 2.188,44 euro, a seconda del grado di inabilità.