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Nuovo mese, nuovi pagamenti: quando arrivano gli importi dell’Assegno Unico per il mese di aprile 2025? Lo aspettano le famiglie con figli minorenni a carico e maggiorenni fino al compimento dei 21 anni.
L’Assegno Unico e Universale per i figli a carico è un sostegno economico previsto per tutte le categorie di lavoratori. Possono beneficiare di questo contributo i dipendenti, gli autonomi, i pensionati, i disoccupati e gli inoccupati.
L’Assegno Unico è un sostegno economico per le famiglie con figli a carico attribuito per ogni figlio fino al compimento dei 21 anni (al ricorrere di determinate condizioni) e senza limiti di età per i figli disabili. L’importo varia in base all’ISEE, all’età e al numero dei figli e alle eventuali situazioni di disabilità dei figli.
Quindi, per il mese di aprile 2025 riceveranno l’importo dal 20 aprile (in occasione delle festività pasquali è possibile che la data di avvio accredito possa slittare al 22 aprile) coloro che non hanno effettuato modifiche e che stanno continuando a ricevere la prestazione.
In sostanza, i pagamenti per i mesi da febbraio a giugno 2025 vengono accreditati dal giorno 20, e la prima rata di ogni nuova richiesta di assegno viene pagata nell'ultima settimana del mese successivo a quello della domanda, con l'inclusione di eventuali correzioni (conguagli) di importo.
L’ISEE è fondamentale per calcolare l'importo corretto dell'Assegno Unico e Universale. Fino al 28 febbraio 2025, la presentazione dell'ISEE era necessaria per determinare l'importo esatto. Tuttavia, presentare l'ISEE entro questa data non è obbligatorio, e potrebbe capitare che alcuni beneficiari non abbiano ancora inviato la loro dichiarazione.
I cittadini che non hanno aggiornato il proprio ISEE riceveranno l’importo minimo ma hanno tempo fino al 30 giugno per presentarlo così da poter ricevere anche gli arretrati che gli spettano.
Ecco quanto spetta:
L’importo dell'Assegno Unico e Universale può essere maggiorato in specifiche situazioni, per garantire un sostegno economico adeguato alle famiglie. Le maggiorazioni riguardano nuclei familiari con determinate caratteristiche, come i nuclei numerosi, ossia per i figli successivi al secondo. Possono beneficiare di un aumento anche le madri di età inferiore ai 21 anni, le famiglie con quattro o più figli in cui entrambi i genitori sono titolari di reddito da lavoro, e quelle con figli affetti da disabilità.
Inoltre, l'assegno può essere maggiorato per i figli di età inferiore a un anno o per quelli di età compresa tra 1 e 3 anni in nuclei con tre o più figli e un ISEE fino a 45.939,56 euro. È prevista anche una quota aggiuntiva per compensare l’eventuale perdita economica che una famiglia potrebbe subire se l’importo dell'assegno risultasse inferiore alla somma dei valori teorici dell'Assegno per il Nucleo Familiare (componente familiare) e delle detrazioni fiscali medie (componente fiscale) percepite nel regime precedente la riforma.
A partire dal 2025, la maggiorazione compensativa transitoria prevista per le famiglie con un ISEE non superiore a 25.000€, che nel 2021 avevano ricevuto l’Assegno per il Nucleo Familiare (ANF) per figli minori, si è conclusa. Questa maggiorazione è stata introdotta come misura di supporto per queste famiglie, ma poi eliminata gradualmente nel corso degli anni.
Nel 2022, le famiglie che ne avevano diritto hanno ricevuto l'importo completo della maggiorazione, mentre nel 2023 la percentuale è scesa a due terzi, e nel 2024 a un terzo. A partire dal 1° marzo 2025, questa maggiorazione non è più erogata.