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In arrivo una clausola che salvaguardia le auto aziendali. I datori di lavoro che hanno ordinato un’auto aziendale come fringe benefit nel 2024 ma avranno la consegna entro giugno 2025 saranno salvi dalla stangata fiscale prevista per chi avrà a disposizione una vettura aziendale come benefit welfare. È quanto disposto da un emendamento al decreto bollette.
Quindi, la clausola di salvaguardia esclude dalla nuova disciplina dei fringe benefit per le auto concesse in uso promiscuo ai dipendenti, introdotta dalla Legge di bilancio 2025, i veicoli ordinati nel 2024 ma consegnati entro giugno 2025, per i quali è prevista l’applicazione delle regole fiscali in vigore fino al 31 dicembre dello scorso anno.
Il costo della salvaguardia è valutato in 8,3 milioni di euro per il 2025, 9,5 milioni nel 2026 e 1,2 milioni per il 2028. La nuova disciplina fiscale colpisce, soprattutto, le auto con motori termici e ibridi, quindi, sono fuori dalla stretta soltanto le vetture cosiddette ibride plug – in. La stretta green penalizza soprattutto le auto con motori termici con emissioni fra 61 e 160 g/km che costituiscono il 75% delle immatricolazioni.
Le nuove disposizioni, introdotte dalla manovra 2025, si applicano in base al tipo di alimentazione del veicolo. Tuttavia, rimangono esclusi i veicoli ordinati nel 2024 e consegnati entro giugno 2025, cioè:
In merito è intervenuta anche Assonime, sottolineando come le auto aziendali concesse in uso promiscuo a cui non si applicano le nuove disposizioni dovrebbero essere valorizzate secondo il valore convenzionale in vigore prima della modifica normativa e non con il criterio del valore normale.