26 aprile 2024

Bitcoin: è arrivato il giorno del quarto halving

Fissato nel 2009, alla nascita della criptovaluta, stabilisce che ogni quattro anni la produzione venga automaticamente dimezzata, trasformando il Bitcoin nella “materia prima” più scarsa del mondo

Autore: Germano Longo
Nel linguaggio delle criptovalute, il termine “halving” indica il dimezzamento della ricompensa minima per i “miners”, coloro che si occupano di convalidare le transazioni sulla blockchain, e si verifica ogni quattro anni, come le elezioni americane e gli anni bisestili.

Per il mondo Bitcoin è pronta la rivoluzione del quarto halving della sua storia partendo dal gennaio 2009, quando un certo Satoshi Nakamoto decise che il denaro era un concetto ormai troppo arcaico per sopravvivere al futuro, scrivendo sulla pietra che ogni quattro giri di calendario (o 210mila blocchi di transazioni) al bene raro che aveva appena immaginato fosse necessaria una pausa per ridurre l’inflazione, con l’intento di rafforzarne la credibilità sui mercati e la fiducia negli investitori.
Per questo, il tanto atteso appuntamento con il quarto halving - il primo risale al novembre 2012, il secondo al luglio 2016, il terzo nel maggio 2020 e l’ultimo nella storia del Bitcoin è già fissato nel 2140 - in realtà non celebra proprio nulla, anzi, si porta appresso implicazioni non di poco conto per quanti investono nei token digitali, che questa volta potrebbero essere ancora più marcate, visti gli equilibri instabili donati al pianeta dalla complicata situazione geopolitica. Una tensione che di per sé sta mettendo le criptovalute all’angolo, spingendo i mercati verso “safe asset” molto meno rischiosi come oro e obbligazioni.

Secondo un’analisi coordinata da André Dragosch, head of research di ETC Group, “L’halving del bitcoin è probabilmente l’evento più atteso nel mondo del Bitcoin e delle criptovalute in generale. Come suggerisce il nome, la sovvenzione di blocco, ovvero la ricompensa che i minatori ricevono per trovare l’hash corretto e garantire la blockchain di bitcoin, viene di volta in volta dimezzata in occasione di questo evento. Si tratta di una caratteristica essenziale del protocollo Bitcoin che non solo garantisce una programmazione decrescente della crescita dell’offerta disinflazionistica, ma assicura anche che l’offerta in circolazione di Bitcoin convergerà verso il massimo stabilito per la criptovaluta. Si tratta di un evento pensato per creare uno shock di offerta: assumendo un flusso costante di domanda di Bitcoin, la riduzione dell’offerta di BTC dovrebbe teoricamente portare a un prezzo di equilibrio più alto per i Bitcoin, visto e considerato che i prezzi devono adeguarsi al rialzo per accomodare il minore flusso di offerta”.

Tecnicamente, l’halving 2024 si spiega come un dimezzamento da 6,25 a 3,125 Bitcoin per ogni risoluzione, abbassando di conseguenza l’offerta quotidiana da 900 a 450 bitcoin, e portando l’inflazione da 1,73% allo 0,86%.

Per capirci qualcosa di più bisogna andare indietro nel tempo, quando il Bitcoin fu lanciato sui mercati con l’obiettivo di arrivare ad una circolazione massima pari a 21 milioni di token, cifra che ha raggiunto 19,7 milioni, e che grazie all’halving subirà un rallentamento sostenendo le quotazioni. Grazie al dimezzamento, il Bitcoin raggiungerà il primato di più alto rapporto “stock-to-flow” al mondo, un indice che mostra la scarsità dei beni, diventando di conseguenza l’asset più raro in circolazione.

Gli analisti si aspettando naturali oscillazioni sismiche dei prezzi dei Bitcoin, capaci nel giro di poche ore di toccare il minimo per poi schizzare verso l’alto, anche se sono in molti ad essere convinti che il quarto halving della storia non avrà ripercussioni particolari, proprio perché previsto e in qualche modo già assorbito dal mercato. Altri ancora sono invece più propensi a immaginare l’halving come una strategia d marketing costruita a tavolino per dare dimostrazione pubblica di resilienza & resistenza di fronte alle sfide e mandare segnali positivi alla comunità delle criptovalute.

“Storicamente, c’è molta volatilità del prezzo del Bitcoin prima e dopo un halving – afferma Rob Chang, CEO di un miner privato – tuttavia il prezzo finisce per essere significativamente più alto qualche mese dopo. Il punto chiave da considerare, tuttavia, non sono le date specifiche degli halving, ma la crescita della rete nel suo complesso: finché continuerà a crescere, le probabilità che il Bitcoin realizzi il suo potenziale come riserva di valore globale aumenteranno”.
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