21 novembre 2022

Cdm: in arrivo una manovra da 32 miliardi

Autore: Luciana Giampà
In programma alle 20:30 il Consiglio dei Ministri: al vaglio del governo Meloni la legge di Bilancio e la direttiva Euratom nonché le disposizioni introdotte dal decreto legge “Misure urgenti in materia di accise e IVA sui carburanti e di sostegno agli enti territoriali e ai territori colpiti da eccezionali eventi meteorologici”; lo comunica Palazzo Chigi.

Atteso anche un decreto fiscale collegato al disegno della legge di Bilancio: si va verso la replica dello schema classico della manovra con le misure fiscali – attraverso un apposito decreto – che garantirebbero una copertura alla legge di Bilancio.

In vista del Consiglio di questa sera alle ore 17 è stato convocato un vertice a Palazzo Chigi. In programma particolari modifiche al Reddito di cittadinanza. Alla riunione presiederanno la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, i vicepremier Salvini e Tajani, il ministro dell’Economia nella persona di Giancarlo Giorgetti e Marina Elvira Calderone, ministro del Lavoro.

Nella mattinata odierna – da quanto emerso – presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha avuto luogo un confronto di oltre un’ora tra Matteo Salvini, ministro delle infrastrutture e Giorgetti per analizzare la manovra che sarà presentata sul tavolo del Governo.

Non è prevista, invece, la riunione dei tecnici del preconsiglio.

Tra le varie misure, si ipotizza l’azzeramento dell’Iva su pane, pasta e latte. Per quanto riguarda le pensioni i tecnici sono a lavoro per la quota 103. Previsto il taglio del cuneo fiscale di 3 punti per i redditi più bassi mentre per la flat tax è in programma un incremento della soglia fino a 85 mila euro per gli autonomi.

Come anticipato, per quanto concerne il cuneo fiscale si dovrebbe replicare il taglio di 2 punti per i redditi fino a 35 mila euro; per i redditi minori di 20 mila euro, invece, il taglio dovrebbe essere aumentato fino a 3 punti. In tema flat tax si attende la conferma dell’incremento della soglia – da 65 a 85 mila euro – per autonomi e partita Iva; di contro sembrerebbe smentita l’ipotesi di introdurre anche una flat tax incrementale. Il beneficio del cuneo fiscale sarà rivolto interamente ai lavoratori: è quanto emerso da fonti di governo che evidenziano che sia proprio questo l’orientamento adottato in vista della misura.

Tra le agevolazioni fiscali dovrebbe arrivare anche la razionalizzazione delle tax expenditures: tali agevolazioni dovrebbero essere inserite tra le norme del decreto fiscale collegato alla legge di Bilancio. Nei giorni passati – stando ad alcune indiscrezioni – si ipotizzava una revisione del decalage che al momento riduce il valore di alcuni sconti fiscali all’aumentare del reddito. Un abbassamento di tali soglie avrebbe comportato riduzioni a partire da 60 mila euro fino all’azzeramento a 120 mila euro.

In tema di bonus edilizi attesa una nuova razionalizzazione che dovrebbe essere inserita nel decreto fiscale collegato alla legge di Bilancio sulla scia dell’intervento sul Superbonus, inserito nel Decreto legge Aiuti – quater il quale ha ridotto l’agevolazione dal 110% al 90% ; cercando – inoltre – una soluzione al problema dei crediti intagliati. In merito, Ance e Abi starebbero ancora facendo il punto con il governo per una norma più risolutiva attraverso gli F24.

Sembra rinviata l’entrata in vigore di sugar e plastic tax, la misura – infatti – dovrebbe essere rinviata per tutto il 2023. Di fatti, la norma, dalla sua introduzione, non ha mai trovato applicazione.

Infine, sul tavolo tecnico potrebbe esserci anche la tassazione delle plusvalenze derivanti dalle cripto – attività; tale norma regolarizzerebbe tali attività ovvero le valute virtuali che sono considerati beni speculativi, tra questi anche i bitcoin.
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