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La Certificazione Unica 2024 per i lavoratori sportivi rispecchia le modifiche apportate dalla recente riforma nel campo dello sport. Questo documento contiene informazioni dettagliate sui guadagni derivanti dal lavoro dipendente, autonomo e altre forme di compensi. Proprio per questo è di vitale importanza per i lavoratori sportivi amatoriali e le organizzazioni sportive. 
Con l'introduzione delle nuove normative, è fondamentale comprendere le novità del modello al fine di garantire conformità e trasparenza nella dichiarazione dei redditi, agevolando anche l'accesso a possibili agevolazioni fiscali per questa categoria. Le modifiche normative hanno l'obiettivo di semplificare e alleggerire il carico fiscale, sostenendo il settore dello sport amatoriale e giovanile.
La Certificazione Unica 2024 è un documento fondamentale per i lavoratori sportivi e deve essere presentato dai sostituti d'imposta, ovvero quegli enti o persone che erogano redditi ai lavoratori sportivi. Questi includono le società sportive dilettantistiche e le associazioni, nonché gli enti non commerciali e società di capitali che si occupano di gestire attività sportive dilettantistiche. 
Tra i redditi che devono essere dichiarati troviamo quelli derivanti da lavoro dipendente e assimilati, lavoro autonomo, e altre categorie come provvigioni e redditi diversi. Inoltre, è importante notare che con le novità introdotte dalla riforma dello sport, determinati compensi sportivi, come quelli erogati agli atleti dilettanti sotto i 23 anni fino a un importo di 15.000 euro annui, sono esenti da imposizione fiscale, rientrando quindi in una specifica categoria di redditi non imponibili. 
I sostituti d'imposta devono garantire che i dati fiscali e previdenziali dei lavoratori sportivi siano accuratamente riportati nella Certificazione Unica, inviando il documento all'Agenzia delle Entrate entro i termini stabiliti. Generalmente l’invio deve avvenire entro il 16 marzo di ogni anno.
Tuttavia, quest’anno la data ultima per l’invio della Certificazione Unica è stata fissata al 18 marzo 2024, sia per l'invio telematico all'AdE che per la consegna della copia al lavoratore o collaboratore. Comunque, le CU che includono redditi esenti o non dichiarabili nella dichiarazione precompilata possono essere presentate entro il 31 ottobre 2024.
La Certificazione Unica 2024 per gli sportivi dilettanti contiene specifiche condizioni di esenzione per determinati tipi di redditi che non devono essere inseriti nella dichiarazione precompilata o nel modello della Certificazione Unica. Tra questi, si annoverano i redditi da lavoro sportivo che, sotto certi limiti, godono di una particolare esenzione fiscale, rispecchiando le modifiche normative recenti introdotte per supportare l'attività sportiva dilettantistica e giovanile. 
Per esempio, i compensi derivanti da attività sportive dilettantistiche sono esenti da imposizione fino a 15.000 euro annui. Solo l'importo che supera questa soglia è soggetto a tassazione ordinaria. È importante sottolineare che per i compensi erogati dal 1° luglio 2023, l'esenzione viene applicata solo sulla parte che eccede i 15.000 euro, considerando anche i compensi erogati nel primo semestre del 2023 fino a 10.000 euro, esenti da imposizione. 
Per quanto riguarda la dichiarazione dei redditi, i redditi esenti sotto la soglia non devono essere indicati nei campi standard del modello di Certificazione Unica, ma solo in quelli specifici che gestiscono le esenzioni, come i codici N2 e N3 per le prestazioni sportive che non rientrano nei contratti di lavoro subordinato o di collaborazione coordinata e continuativa.
Il modello della Certificazione Unica 2024 per i lavoratori sportivi presenta notevoli complessità, principalmente dovute alle novità legislative e ai diversi trattamenti fiscali applicabili. Queste complessità derivano dall'introduzione di nuove norme che influenzano la modalità di compilazione e presentazione del modello. 
In particolare, il modello CU 2024 deve adeguarsi alle disposizioni del Decreto Legislativo 36/2021, che ha introdotto significative modifiche nel trattamento fiscale delle attività sportive. Il modello deve ora gestire i compensi sportivi dilettantistici, i quali, fino a un importo di 15.000 euro annui, non sono imponibili. Solo la parte eccedente questa soglia è soggetta a tassazione ordinaria. Questo richiede che i redditi vengano distinti in base alla loro natura e all'ammontare per garantire la corretta applicazione delle norme fiscali. 
Inoltre, il modello deve contemplare diverse categorie di reddito, come le indennità di trasferta, i rimborsi forfetari di spese, e i premi, ognuno con specifici codici che riflettono la loro natura fiscale e le eventuali esenzioni. Infatti, il codice N, precedentemente utilizzato per indicare le diverse tipologie di reddito dei collaboratori sportivi è stato suddiviso in tre diverse codifiche da utilizzare nella Certificazione Unica 2024. 
Nella compilazione dei dati relativi alle somme erogate dal sostituto d'imposta, sarà necessario utilizzare: 
La mancata presentazione della Certificazione Unica entro i termini previsti può comportare significative sanzioni amministrative per datori di lavoro e organizzazioni. Le sanzioni si applicano in caso di omissione, ritardo o errore nella trasmissione del documento. 
La sanzione base è di 100 euro per ogni Certificazione Unica omessa, tardiva o errata, con un limite massimo di 50.000 euro per anno e per sostituto d'imposta. 
Tuttavia, se la certificazione viene corretta e trasmessa entro 60 giorni dalla scadenza, la sanzione può essere ridotta a un terzo, con un tetto massimo di 20.000 euro. Inoltre, non si applicano sanzioni se l'errore nella certificazione viene corretto entro cinque giorni dalla scadenza iniziale.