28 aprile 2021

Consob e Bankitalia: “le cripto-attività sono rischiose e speculative”

Consob e Bankitalia consigliano alla collettività e soprattutto ai piccoli commercianti di porre maggiore attenzione agli elevati rischi connessi con l’operatività in cripto-asset che può comportare la perdita integrale delle somme di denaro utilizzate. La stessa direzione è stata seguita anche da Eba, Esma ed Eiopa, le tre Autorità bancarie europee di supervisione, che hanno richiamato l’attenzione dei consumatori agli elevati rischi connessi con l’acquisto e la detenzione delle cripto-attività, sottolineando, inoltre, la necessità di un regolamento unitario in ambito europeo.

La Task Force Crypto- Assets della Banca centrale europea ha definito un crypto-asset come “un nuovo tipo di attività registrata in forma digitale e resa possibile dall’uso della crittografia che non è e non rappresenta un credito o una passività di un’entità identificabile”.

Consob e Bankitalia rendono noto che sul mercato si evidenzia in modo notevole un interesse crescente, a livello europeo e internazionale, verso le cripto-attività come il Bitcoin (una cripto valutata e un sistema di pagamento mondiale creato nel 2009 da un inventore anonimo), ma la mancanza di un quadro regolamentare unitario presenta molteplici rischi:

  • la scarsa disponibilità di informazioni in merito alle modalità di determinazione dei prezzi;
  • la volatilità delle quotazioni;
  • la complessità delle tecnologie sottostanti;
  • l’assenza di tutele legali e contrattuali;
  • l’assenza di obblighi informativi da parte degli operatori e di specifiche forme di supervisione su tali operatori;
  • l’assenza di regole a salvaguardia delle somme impiegate.

D’altronde, il rischio di perdite a causa di malfunzionamenti, attacchi informatici o smarrimento delle credenziali di accesso ai portafogli elettronici, acquistano maggiore importanza in relazione alla diffusione di forme di offerta tramite il canale digitale che permettono ad un’ampia collettività di compiere facilmente degli acquisti.

La Commissione UE ha proposto di creare un regolamento per poter controllare l’emissione, l’offerta al pubblico, la prestazione dei servizi e il contrasto agli abusi di servizio di mercato in relazione alle differenti tipologie di cripto-attività; il procedimento di approvazione di tale proposta è in corso. Un quadro giuridico ben delineato assicurerebbe l’integrità del mercato ed una maggiore tutela dei consumatori e dei risparmiatori.

Ad oggi, l’acquisto di cripto-attività non è regolamentato dalle leggi in materia di trasparenza dei prodotti bancari e dei servizi di investimento, e, inoltre, non è controllato dalle Autorità di vigilanza. Per tale motivo, Consob e Bankitalia hanno evidenziato che l’adesione a offerte di prodotti finanziari in relazione a cripto-attività, come per esempio i cd. Digital token, è un investimento rischioso, in particolare se le offerte sono effettuate da operatori abusivi e non regolamentati dalle Autorità.

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