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È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale (GU Serie Generale n. 112 del 12-05-2021 - Suppl. Ordinario n. 19) il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 25 marzo 2021, recante i “Criteri di formazione e di riparto del Fondo di solidarietà comunale 2021”.
Detto provvedimento stabilisce, anzitutto, la composizione del Fondo in questione per l'anno 2021, prevedendo, tra l’altro, che vi sia assicurata una parte, attraverso una quota dell'imposta municipale propria (IMU), di spettanza dei comuni, pari a 2.768.800.000,00 euro, incrementata dell'ulteriore quota dell'IMU derivante dalla regolazione dei rapporti finanziari connessi con la metodologia di riparto tra i comuni interessati del Fondo stesso.
Il Fondo di solidarietà comunale per l'anno 2021, è stabilito nell’importo complessivo di 6.616.131.064 euro, al netto di 307.593.291 euro derivanti dall'ulteriore quota dell'IMU di spettanza dei comuni, dovuta alla regolazione dei rapporti finanziari dei comuni, di cui 250.000.000 euro già iscritti in bilancio sul capitolo 1365 dello stato di previsione del Ministero dell'Interno e, la restante quota, da riassegnare al medesimo capitolo di bilancio, previo versamento all'entrata delle somme recuperate dall'Agenzia delle Entrate.
Il DPCM, naturalmente, disciplina la determinazione della quota del Fondo di solidarietà comunale per l'anno 2021 relativa ai singoli comuni, nonché le compensazioni finanziarie per l'anno in corso.
Riparto quota del Fondo per comuni delle regioni a statuto ordinario - Il riparto della quota del Fondo di solidarietà comunale spettante per l'anno 2021 ai comuni delle regioni a statuto ordinario, è effettuato prendendo come valore di riferimento per ciascun comune il valore del Fondo di solidarietà comunale per l'anno 2020, come definito dal DPCM del 28 marzo 2020.
Il suddetto valore è rettificato degli importi derivanti:
L’articolo 3 del DPCM stabilisce che «ai fini del riparto del Fondo di solidarietà comunale 2021, la capacità fiscale perequabile dei comuni delle regioni a statuto ordinario è determinata nella misura del 60 per cento».
Per i singoli comuni delle regioni a statuto ordinario, il valore risultante dalle operazioni di calcolo suddette, è riportato nell'allegato 2 (colonna 1) al DPCM.
Riparto quota del Fondo per comuni di Sicilia e Sardegna - L’articolo 4 del DPCM in commento disciplina, invece, il riparto della quota del Fondo di solidarietà comunale per l'anno 2021 per i comuni delle regioni Sicilia e Sardegna.
Tale riparto è effettuato prendendo come valore di riferimento per ciascun comune il valore del Fondo di solidarietà comunale per l'anno 2020, come definito dal DPCM del 28 marzo 2020.
Il sopra citato valore è rettificato degli importi derivanti:
Accantonamento per l'anno 2021 – Il DPCM in esame, all’articolo 6 stabilisce che, per l'anno 2021, è costituito un accantonamento di 5.923.000 euro sul Fondo di solidarietà comunale, integrato della dotazione di 1.077.000 euro. L'accantonamento è destinato ad eventuali conguagli ai singoli comuni derivanti da rettifiche dei valori.
Le assegnazioni sono disposte con uno o più decreti del Ministro dell'Interno, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, da adottare sentita la Conferenza Stato-città e autonomie locali. È, altresì, previsto che, la quota da imputare ai singoli comuni ai fini dell'accantonamento, è calcolata per ciascun comune in modo proporzionale alle risorse di riferimento valide per l'anno 2021 (di cui all'articolo 3, comma 1, e all'articolo 4, comma 1, del DPCM in commento).
Erogazioni delle risorse– Per quanto concerne, infine, le erogazioni delle risorse per l'anno 2021, è stabilito che il Ministero dell'Interno - Direzione centrale della finanza locale - provvede ad erogare a ciascun comune quanto attribuito a titolo di Fondo di solidarietà comunale, al netto delle detrazioni, «in due rate da corrispondere entro i mesi di maggio e ottobre 2021, di cui la prima pari al 66 per cento, comunque nei limiti della disponibilità di cassa del capitolo 1365, relativo al Fondo di solidarietà comunale, iscritto nello stato di previsione del Ministero dell'Interno».