1 aprile 2022

Fine dello stato d’emergenza: la timeline per il ritorno alla “normalità”

Autore: Barbara Garbelli
Lo scorso 25 marzo è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il tanto atteso D.L. n. 24/2022 che di fatto, prevedendo nuove misure anti-covid19 che vanno gradualmente ad eliminare le restrizioni attualmente in vigore, ci riporterà alla “normalità” pre pandemia.

Lo stato di emergenza, deliberato dal Consiglio dei ministri il 31 gennaio 2020 e via via prorogato è terminato il 31 marzo 2022 e da oggi inizia un percorso progressivo di riduzione e progressiva eliminazione delle misure anti contagio introdotte nei mesi precedenti.

Analizziamo insieme le principali misure, che riguardano la gestione della pandemia, le misure di isolamento dei soggetti positivi, l’utilizzo delle mascherine, la certificazione verde e l’obbligo vaccinale; queste misure impatteranno sia sulla vita dei privati cittadini, che sulle misure in ambiente di lavoro.

In relazione alla gestione della pandemia, già dallo scorso 25 marzo abbiamo assistito allo stop del sistema zone colorate: tutte le regioni sono diventate bianche, o meglio sono tornate ad essere libere va vincoli particolari; tuttavia, fino al 31 dicembre 2022 potranno continuare ad operare le aree sanitarie temporanee create dalle regioni e dalle province autonome per la gestione dell’emergenza sanitaria, in funzione delle singole situazioni territoriali.

Dal 1° aprile è ripristinata la capienza degli impianti sportivi torna al 100%, sia al chiuso che all’aperto.

Inoltre fino al 31 dicembre il Ministero della Salute potrà tuttavia, attraverso ordinanza o aggiornando linee guida e protocolli, disporre nuove regole per lo svolgimento in sicurezza di servizi e attività economiche, produttive e sociali. Può inoltre introdurre limitazioni o imporre misure sanitarie agli spostamenti da e per l’estero; è previsto inoltre, sempre fino a fine anno lo stop al Commissario per l’attuazione e il coordinamento delle misure anti-covid, che verrà sostituito una nuova unità.

In relazione alle misure di isolamento, dal 1° aprile la quarantena “va in soffitta”: solo per chi risulta positivo al covid, e si trova quindi in isolamento per provvedimento dell’Autorità Sanitaria locale, sono inibite tutte le attività sociali e lavorative.

È prevista la sola autosorveglianza invece per chi ha contatti stretti con positivi, ovvero obbligo utilizzo mascherina FFP2 al chiuso e in presenza di assembramenti per 10 gg, con obbligo di sottoporsi a test antigenico rapido o molecolare alla prima comparsa di sintomi.

Anche le mascherine andranno gradualmente “in soffitta”: a partire dal prossimo 30 aprile terminerà l’obbligo di mascherina FFP2 su tutti i mezzi di trasporto, per spettacoli nei teatri e cinema, per eventi e competizioni sportive.

Terminerà inoltre l’obbligo di mascherina in tutti i luoghi al chiuso e sul luogo di lavoro e assisteremo alla fine delle restrizioni e dell’obbligo di mascherine per l’accesso alle università e agli istituti di alta formazione.

Grandi e auspicate novità anche in materia di certificazione verde: con il termine dello stato di emergenza gli over 50 tornano ad accedere al lavoro con il solo green pass base.

Dal 1° aprile cessa l’obbligo di green pass base per accedere ai servizi di trasporto pubblico locale, uffici pubblici, banche, poste, negozi, musei, parchi archeologici, mostre, archivi, biblioteche e altri luoghi della cultura, oltre che ai servizi di ristorazione (bar o ristoranti) all’aperto.

Mentre dal 30 aprile termina l’obbligo di green pass base per accedere a mense e catering, servizi di ristorazione svolti al banco o al tavolo, al chiuso, corsi di formazione pubblici e privati, colloqui visivi in presenza con i detenuti e gli internati, spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportive all’aperto, personale scolastico e universitario, trasporto di lunga percorrenza.

Salvo diverse disposizioni, con la stessa decorrenza terminerà anche l’obbligo del green pass base al lavoro, mentre fino al 31 dicembre 2022 gli ospiti delle RSA potranno uscire temporaneamente solo se in possesso di green pass base.

In relazione alla certificazione verde rafforzata dal 30 aprile termina l’obbligo per accesso a piscine, palestre, centri benessere, spogliatoi e docce, convegni e congressi, centri culturali sociali e ricreativi, feste e cerimonie, sale gioco scommesse e casinò, sale da ballo discoteche, spettacoli eventi e competizioni al chiuso; mentre fino al 31 dicembre permane l’obbligo di green pass super rafforzato per i visitatori che accedono a reparti ospedalieri, RSA, strutture riabilitative e lungodegenza, residenze per anziani.

Strettamente connesse alle modifiche previste per la certificazione verde, sono le variazioni legate all’obbligo vaccinale: dal 15 giugno infatti è prevista la fine dell’obbligo vaccinale (e richiamo) per il personale docente ed educativo del sistema nazionale di istruzione e del comparto sicurezza, oltre che per i cittadini over 50.

È previsto invece per la fine dell’anno il termine dell’obbligo vaccinale per il personale sanitario e delle RSA (anche esterni).

Last but not least le misure per il mondo del lavoro: dal 30 giugno non sarà più possibile attivare lo smart working in forma semplificata (con decisione unilaterale del datore di lavoro e senza accordi individuali) e contestualmente assisteremo alla fine delle semplificazioni per i concorsi e i corsi di formazione (indetti e in atto dal 31 marzo) delle forze armate, di polizia, dell’amministrazione penitenziaria e dei vigili del fuoco.

Cosa succede invece ai protocolli anti contagio?

Verranno anch’essi progressivamente ridotti e abbandonati, ma per poter procedere dobbiamo attualmente attendere le disposizioni della Conferenza delle Regioni, che ha un ruolo fortemente attivo in materia.

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