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Il Senato ha approvato il disegno di legge Semplificazioni che passa, ora, all’esame della Camera.
Tra le misure introdotte, procedure digitali più facili per le iscrizioni a scuola, nuovi servizi, vaccini e test diagnostici in farmacia, dimezzamento dai 12 ai 6 mesi concessi alle pubbliche amministrazioni per annullare in autotutela autorizzazioni o contributi economici, il silenzio assenso per gli interventi edilizi autorizzati sugli immobili vincolati, la possibilità per i medici di certificare a distanza, con le tecnologie della telemedicina, la malattia che giustifica l’assenza dei dipendenti pubblici.
Il provvedimento è composto da 73 articoli, quasi il doppio rispetto al DDL originario presentato lo scorso autunno da Paolo Zangrillo, ministro per la PA, e da Elisabetta Casellati, titolare delle semplificazioni. Secondo il Governo e la maggioranza, il DDL sarà approvato dalla Camera entro la fine dell’anno.
Siamo di fronte ad un “omnibus delle semplificazioni” ricco di interventi rivolti sia alle platee più ampie di cittadini che a quelle che interessano gruppi specifici.
Tra le nuove misure, la digitalizzazione completa delle iscrizioni alle scuole statali del primo e secondo ciclo di istruzione, cioè dall’infanzia alla maturità. Le iscrizioni dovranno essere presentate sulla piattaforma “Famiglie e studenti” che estenderà anche alla scuola la propria operatività seguendo il principio secondo il quale la PA non deve chiedere agli utenti la documentazione già in suo possesso.
In pratica, la piattaforma acquisirà dalle scuole l’attestazione di ammissione al grado successivo di istruzione, fino alla maturità.
La scelta del medico o del pediatra di base potrà essere fatta direttamente in farmacia senza doversi rivolgere all’Asl. Ma non solo, le farmacie potranno effettuare test diagnostici con prelievo, nasale o salivare oppure orofaringeo e ricevere tutte le vaccinazioni individuate dal Piano nazionale vaccinale per coloro che hanno più di 12 anni, fermo restando che la struttura abbia piani adatti. Ammessi anche i servizi di telemedicina come l’Ecg o un holter pressorio e cardiaco. Inoltre, c’è anche la possibilità di fare lo screening dell’epatite C e di ridurre al minimo la burocrazia sui farmaci per i malati cronici o per chi è appena uscito dall’ospedale.
Rimanendo in ambito sanitario, si prevede che i medici possano certificare la malattia che giustifica l’assenza del dipendente del settore pubblico anche a distanza, con i sistemi di telemedicina, evitando il rischio di vedersi applicare una maxi sanzione prevista per le false certificazioni in assenza di riscontro diretto. In ogni caso, la certificazione telematica dovrà essere regolamentata solo in casi e con modalità che dovranno essere definite da un accordo in Stato – Regioni in base alle proposte del ministro della Salute.
Tra gli emendamenti approvati, c’è il rinvio a fine 2026 per adottare la riforma delle regole per i dehors di bar, ristoranti ed esercizi pubblici; liberalizzati nel 2020 per gestire l’emergenza da Covid – 19.