Avete mai pensato di poter alloggiare in degli appartamenti di lusso e magari esserne i proprietari? Forse questo è un sogno di molti che spesso, però, rimante tale. Con il crowdfunding nel real estate, in particolare parlando della campagna di Hermeras, tutto questo si può realizzare attraverso il processo rent to rent. In cosa consiste? È un sistema di affitto garantito che si realizza quando una persona o una società, si interessano di una proprietà e garantiscono al proprietario il pagamento di un canone di affitto fisso. Da quel momento il proprietario cede l’utilizzo alla persona, soprannominata noleggiatore, che a sua volta potrà affittare la proprietà ad altri inquilini. In questo modo il locatario diventa il proprietario con libertà di gestione della proprietà come meglio crede, quindi sfruttando la possibilità di affitti brevi o di diversa durata che gli garantiscono profitti notevoli.
Alla fine dei passaggi si può dire che tutti sono felici perché: il proprietario dell’immobile si garantisce l’entrata fissa, indipendentemente che sia affittata o vuota, il locatario principale concorda un prezzo che sa di poter gestire rifacendosi sull’affitto concesso ad altri, sul quale applicare le sue maggiorazioni senza alcun controllo o obbligo verso il proprietario.
Hemeras Boutique Homes è il progetto immobiliare per l’espansione, proprio attraverso il rent to rent, di una catena di aparthotel di lusso già presente in 3 nazioni: Italia (Milano, Cervinia), Spagna (Tenerife, Ibiza) e Svizzera (St. Moritz). La campagna di crowdfunding è sulla piattaforma Crowdfundme ed ha già realizzato un overfunding rispetto a quanto richiesto, pur avendo ancora 34 giorni utili alla raccolta. Il successo è sia nella solidità dell’azienda che ha stimato “per gli investitori un potenziale ROI annuo al 10% a partire dall’anno 2022 e fino al 2026; al termine di tale scadenza, la società si riserva di riacquistare le partecipazioni o di estendere il periodo. Invece, in caso di quotazione in Borsa nel 2023, gli investitori potrebbero anticipare la propria Exit”.
Bisogna anche dire che Hemeras Boutique Homes gestisce già 150 appartamenti e nel 2020, nonostante la criticità del Covid-19, ha fatturato 2.3 milioni di euro puntando su un sistema che permette, attraverso un virtual tour in 3d, di visualizzare e gestire on line i self check-in con un risparmio di costi e gestione a fronte di alti standard qualitativi, dall’altro lato con l’utilizzo di un algoritmo proprietario “per la gestione dei prezzi permette di massimizzare i ricavi sulle piattaforme on line”.
Il ribasso dei fitti durante la pandemia ha portato società come Hemeras Boutique ad approfittare del sistema e riuscire a “raccogliere” opportunità, da poter poi riallocare attraverso un mercato vivo ed estremamente pronto agli investimenti. A tal proposito i capitali raccolti andranno, sia nell’acquisizione di nuove strutture ricettive ma, in quota parte, divise tra lo sviluppo di una app che permetta di offrire un migliore servizio, sempre più esclusivo, agli ospiti e dal potenziamento della digitalizzazione e automazione per la facilitazione dei processi operativi.
Lo scopo di Hemeras è di diventare il primo player italiano nel proprio settore già quest’anno continuando ad investire in immobili di lusso, basti pensare a Milano e alla scelta tra appartamenti in Zona Duomo o Brera, oltre l’obiettivo di essere quotati in Borsa entro il 2023. Gli investitori diventeranno azionisti a fronte di un investimento minimo di 500euro, così come definito dalla campagna in essere.
Nonostante si continui ad avere il blocco degli spostamenti e questo potrebbe portare ad avere timore di investire in questo settore, Hemeras ha “adottato una strategia ad hoc, basata su spending review (con ricontrattazione al ribasso dei canoni) e sulla conversione delle 45% delle locazioni da short-therm a medium-stay”. Allo stesso tempo, con la previsione di crescita dei clienti già da questa estate (sono previsti 6000 ospiti al mese) ha spinto sulla digitalizzazione e soprattutto in una crescita esponenziale del fatturato, il tutto a vantaggio dei servizi e degli utilizzatori.
Insomma, un’altra possibilità di investire nel crowdfunding e scoprirne le potenzialità. Magari già da questa estate potremmo essere proprietari di un immobile a Tenerife ed approfittarne per le nostre vacanze. Un sogno ad occhi aperti che non costa nulla!
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